A 5 km da Tivoli (RM), si trovano le rovine della vasta tenuta di campagna dell'imperatore Adriano. Costruita tra il 118 e il 138 d.C., Villa Adriana era una delle dimore più grandi del mondo antico, con una superficie di oltre 120 ettari, 40 dei quali sono oggi aperti al pubblico. Tra le principali attrazioni scenografiche ci sono il canopo, una vasca-canale ornamentale, sulla quale si affaccia un ninfeo (santuario dedicato alle ninfe dell'acqua), e il teatro marittimo, il rifugio privato di Adriano.
Appassionato di viaggi e di architettura, Adriano progettò personalmente gran parte della villa, ispirandosi ai monumenti che aveva visto in giro per il mondo. Il pecile, l'ampia zona della piscina vicino alle mura, fu costruito sul modello della stoà pecile nell'agorà di Atene. Analogamente, il canopo è la riproduzione del canale che univa l'omonima città ad Alessandria d'Egitto. Inserita in una stretta valle e lunga 120 m, la vasca è fiancheggiata da statue. A una delle estremità c'è il sarapeo, il ninfeo semicircolare in cui si tenevano i banchetti estivi che prendeva il nome dal tempio dedicato alla divinità Serapide della città egizia di Canopo. Lungo la vasca, il teatro marittimo è una villa in miniatura costruita su un'isola artificiale; dopo tre anni di lavori di restauro, nell'estate del 2017 è stato riaperto al pubblico. A est, piazza d'Oro era un complesso con una vasca centrale rettangolare, che tagliava longitudinalmente la spianata dei giardini. Di questa tenuta fanno parte anche diversi complessi termali, templi e caserme.
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