Tiberio (Marcello Mastroianni) sembra essersi ambientato bene nel carcere di Rebibbia dove è stato rinchiuso per diversi anni. Ritrovata la libertà trova Roma profondamente cambiata: persino il quartiere Don Bosco, dove viveva con la moglie Teresa, in via Lucio Mummio, ha subito modifiche radicali. La parte romana del film è un insieme di luoghi centrali e periferici. Disperato e senza un posto dove vivere Tiberio tenta di vendere dei fiori sottratti al cimitero del Verano ad un semaforo in viale Regina Elena; prova a rubare una macchina fotografica al mercato di via Sannio, ma viene fermato in tempo dal figlio Brunino, che si siede con lui su una panchina non molto distante, in piazza San Giovanni in Laterano.
Non sapendo cos’altro fare, l’uomo decide di andare a cercare i vecchi compari: Ferribotte (Tiberio Murgia) vive a piazza dei Sanniti, in zona San Lorenzo, e lavora ad una pompa di benzina in via Portuense; l’hotel Atlantic dove alloggia Peppe er Pantera (Vittorio Gassman) si trova in via Milazzo nei pressi della stazione Termini. Peppe ha un affare tra le mani, ma per poterlo attuare ha bisogno di una donna: per questa ragione, mentre è seduto al tavolino di un bar in piazza Esedra, gli si presenta a sorpresa Tiberio in abiti femminili, provocandogli un malore. Il colpo viene organizzato in una cascina nei pressi di un casello ferroviario di Roma in direzione Firenze, sulla via Salaria e consiste nel passare la dogana e consegnare dei soldi in Jugoslavia (la località della consegna è Pirano nell’attuale Slovenia).
Rientrati in Italia, Brunino e Marisa prendono il pullman per Milano in piazza Unità d’Italia a Trieste; poco prima si erano fermati per un bagno in viale Miramare, con il Castello di Miramare sullo sfondo; davanti all’Acquario Marino su riva Nazario Sauro, Tiberio e Ferribotte scoprono che il furgoncino che hanno riportato in Italia è pieno di droga.
Tiberio (Marcello Mastroianni) sembra essersi ambientato bene nel carcere di Rebibbia dove è stato rinchiuso per diversi anni. Ritrovata la libertà trova Roma profondamente cambiata: persino il quartiere Don Bosco, dove viveva con la moglie Teresa, in via Lucio Mummio, ha subito modifiche radicali. La parte romana del film è un insieme di luoghi centrali e periferici. Disperato e senza un posto dove vivere Tiberio tenta di vendere dei fiori sottratti al cimitero del Verano ad un semaforo in viale Regina Elena; prova a rubare una macchina fotografica al mercato di via Sannio, ma viene fermato in tempo dal figlio Brunino, che si siede con lui su una panchina non molto distante, in piazza San Giovanni in Laterano.
Non sapendo cos’altro fare, l’uomo decide di andare a cercare i vecchi compari: Ferribotte (Tiberio Murgia) vive a piazza dei Sanniti, in zona San Lorenzo, e lavora ad una pompa di benzina in via Portuense; l’hotel Atlantic dove alloggia Peppe er Pantera (Vittorio Gassman) si trova in via Milazzo nei pressi della stazione Termini. Peppe ha un affare tra le mani, ma per poterlo attuare ha bisogno di una donna: per questa ragione, mentre è seduto al tavolino di un bar in piazza Esedra, gli si presenta a sorpresa Tiberio in abiti femminili, provocandogli un malore. Il colpo viene organizzato in una cascina nei pressi di un casello ferroviario di Roma in direzione Firenze, sulla via Salaria e consiste nel passare la dogana e consegnare dei soldi in Jugoslavia (la località della consegna è Pirano nell’attuale Slovenia).
Rientrati in Italia, Brunino e Marisa prendono il pullman per Milano in piazza Unità d’Italia a Trieste; poco prima si erano fermati per un bagno in viale Miramare, con il Castello di Miramare sullo sfondo; davanti all’Acquario Marino su riva Nazario Sauro, Tiberio e Ferribotte scoprono che il furgoncino che hanno riportato in Italia è pieno di droga.
Excelsior Film
Scontati alcuni anni di carcere, Tiberio, senza un lavoro e tradito dalla moglie, si accorda con i vecchi compari per tornare all’azione con un colpo rischioso ma proficuo: esportare valuta dall’Italia alla Jugoslavia, ma ignora che i mandanti intendono farli rientrare in Italia imbottiti di droga.