Costanza è l'adattamento televisivo del romanzo Questione di Costanza di Alessia Gazzola, primo volume della trilogia dedicata alle vicende della paleopatologa Costanza Macallè.
La serie Rai in 8 episodi è ambientata e girata a Verona. Sebbene le immagini iniziali mostrino nella finzione Messina, la città della giovane donna, le riprese siciliane, così come alcune scene di interni, si sono svolte vicino ai bastioni di Civitavecchia.
Verona è protagonista delle riprese assieme ai personaggi che la vivono. “Abbiamo evitato le parti più conosciute, quelle troppo scontate come l’Arena – ha raccontato il regista Fabrizio Costa – ma abbiamo comunque girato al ponte Pietra, ponte di Castelvecchio, sopra al teatro romano e per le strade del centro storico. Abbiamo anche utilizzato una bellissima scuola il cui cortile affaccia sull’Adige (la scuola di Flora). E poi c’è il Castello di Montorio, che si staglia imponente su un colle adiacente a Verona, che ha permesso di ricreare la suggestiva atmosfera per la parte medievale di questa storia, proprio nel luogo dove gli eventi si sono svolti”.
Tra le location sono presenti anche il complesso monumentale Rocca di Monselice e il museo diocesano di Vicenza, dove i protagonisti sono alla ricerca di un’immagine di Selvaggia di Staufen.
Costanza è l'adattamento televisivo del romanzo Questione di Costanza di Alessia Gazzola, primo volume della trilogia dedicata alle vicende della paleopatologa Costanza Macallè.
La serie Rai in 8 episodi è ambientata e girata a Verona. Sebbene le immagini iniziali mostrino nella finzione Messina, la città della giovane donna, le riprese siciliane, così come alcune scene di interni, si sono svolte vicino ai bastioni di Civitavecchia.
Verona è protagonista delle riprese assieme ai personaggi che la vivono. “Abbiamo evitato le parti più conosciute, quelle troppo scontate come l’Arena – ha raccontato il regista Fabrizio Costa – ma abbiamo comunque girato al ponte Pietra, ponte di Castelvecchio, sopra al teatro romano e per le strade del centro storico. Abbiamo anche utilizzato una bellissima scuola il cui cortile affaccia sull’Adige (la scuola di Flora). E poi c’è il Castello di Montorio, che si staglia imponente su un colle adiacente a Verona, che ha permesso di ricreare la suggestiva atmosfera per la parte medievale di questa storia, proprio nel luogo dove gli eventi si sono svolti”.
Tra le location sono presenti anche il complesso monumentale Rocca di Monselice e il museo diocesano di Vicenza, dove i protagonisti sono alla ricerca di un’immagine di Selvaggia di Staufen.
Rai Fiction, Banijay Studios Italy
Costanza è una madre single sulla trentina, che si è appena trasferita da Messina a Verona con la figlia seienne Flora per lavorare come paleopatologa. Verona, però, è anche la città di Marco, il papà di Flora… che non ha mai saputo di avere una figlia.
Quella tra Costanza e Marco è stata una passione intensa ma brevissima, spezzata dalla scoperta che lui era fidanzato. Ma ora il momento della rivelazione è arrivato, e le cose sono molto complicate: Marco sta per sposarsi, mentre Costanza al lavoro ha incontrato l’affascinante linguista Ludovico, con cui è nata da subito una forte attrazione.
Costanza deve cercare un difficile equilibrio tra la vita privata e un lavoro impegnativo e insolito, in cui i colleghi possono essere anche agguerriti rivali. Il suo incarico, da cui dipenderà anche il suo futuro professionale, è scoprire l’identità di una donna i cui resti sono stati ritrovati nello scavo di un cimitero medievale, che potrebbe essere la figlia illegittima di Federico II di Svevia, e che ha i capelli rossi, proprio come quelli di Costanza.