La sede fluviale fuori mura (ora sede dei Dipartimenti di Architettura del Politecnico di Torino) è stata realizzata in più fasi progettuali come dimora per la corte sabauda. Una villa preesistente, di dimensioni minori rispetto all'attuale complesso, viene acquistata da Emanuele Filiberto di Savoia nel 1564 e poi ristrutturata (1577,1590-1591). A Maria Cristina, figlia del re di Francia andata in sposa a Vittorio Amedeo I, si devono i lavori di ampliamento avviati su progetto di Carlo di Castellamonte e del figlio Amedeo. Il cantiere seicentesco si articola in due fasi: dal 1620-1621 si attua la definizione del corpo di fabbrica parallelo al fiume con due padiglioni. Dopo il 1643 vengono realizzati i due padiglioni anteriori, più bassi, collegati alla manica principale con due strette gallerie porticate e terrazzate, a un solo piano fuori terra con l'emiciclo di chiusura del cortile.
Sul modello francese del pavillon-système il Valentino diviene la maison de la plaisance della principessa. Inizialmente definito dall'affaccio principale verso il Po, il Valentino immerso nel verde della campagna, in stretta correlazione con il paesaggio collinare e con la vigna di Madama Reale, è collegato con la città e il territorio circostante da un tridente vario non completato verso sud, ora cancellato dalle espansioni ottocentesche dell'abitato; rimane l'attuale corso Marconi, asse di collegamento con la cappella regia di San Salvario.
La residenza ha perso nel tempo il carattere di villa fluviale. Il XIX secolo vede il castello ospitare la caserma del Genio Pontieri e, occasionalmente, diventare sede delle prime esposizioni di arte, artigianato e industria. I lavori effettuati nel 1958 su progetto di Domenico Ferri e Luigi Tonta vedono la realizzazione di due grandi gallerie espositive, alte due piani fuori terra. La legge Casati del 1859 istituisce la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri di Torino (dal 1906 Regio Politecnico) e dal novembre 1861 le lezioni si svolgono nelle sale del Valentino.
Tra il 1862 e il 1864 viene demolito l'emiciclo porticato che chiude il cortile: lo sostituiscono i due corpi terrazzati della portineria e la cancellata che apre la visuale del Castello. Il fronte principale è ora quello verso la città che negli stessi anni vede l'attuazione del piano d'ingrandimento verso San Salvario. Il Castello da residenza extraurbana di piacere è ora sede universitaria completamente inurbata; le esigenze della didattica e della ricerca fanno sì che dal 1869, nel cortile meridionale, vengano costruiti nuovi edifici per aule e laboratori.
Tratto da "Il castello del Valentino" volume promozionale del Castello edizione Ottobre 2016
Specifiche tecniche
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Acqua
Sì -
Energia Elettrica
Sì -
Accesso
Raggiungibile in auto, Raggiungibile con mezzi fuoristrada, Raggiungibile a piedi, , Per l'ingresso dei mezzi pesanti è necessario confrontarsi con un responsabile che segnalerà le manovre consentite per via della pavimentazione. L'ingresso è consentito nel loggiato davanti alla Corte d'Onore.
Video Location
Contatti
Film Commission Torino Piemonte
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Note
Le aree interne del Castello hanno accessibilità limitata da concordarsi con i responsabili.
Film girati presso il Castello del Valentino:
Il Pranzo della Domenica (2003) di Carlo Vanzina
I vestiti nuovi dell’Imperatore (2001) di Alan Taylor
Fango Bollente (1975) di Vittorio Salerno
Amore e Ginnastica (1973) di Luigi Filippo d’Amico
Guerra e Pace (1956) di King Vidor