L’area marina protetta Torre del Cerrano è ricompresa in una fascia di mare della costa adriatica teramana, che si estende per circa tre miglia verso il largo e lungo sette chilometri della corrispondente duna costiera sabbiosa, tra Silvi e Pineto. In questo ambiente di alta valenza naturalistica e paesaggistica, immersa nel verde di una pineta e affacciata direttamente sul mare, svetta la Torre di Cerrano. Dalla documentazione esistente si deduce che l'area su cui la torre venne eretta corrisponde a quella del porto dell’antica colonia romana di Hatria, meta di scalo di navi cariche di cereali provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia. L'edificazione del presidio risale al XVI secolo ed è da ricondursi all'opera di potenziamento difensivo voluta dai vicerè spagnoli del Regno di Napoli, Alvares di Toledo e Parafan de Ribeira per respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare. Al nucleo originario del complesso, costituito da una torre a tronco di piramide, a pianta quadrata, con apparato a sporgere sorretto da massicci beccatelli terminante con coronamento merlato venne aggiunta agli inizi del XX secolo la torretta quadrata superiore, anch'essa coronata da merli. Completamente restaurato, il fortilizio è oggi sede del Centro di Biologia Marina.
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