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‘Winx Club: The Magic Is Back’, un pizzico di ispirazione italiana nella nuova versione della serie animata

29-09-2025 Vania Amitrano Tempo di lettura: 3 minuti

Torna dal 1° ottobre su Rai 2 e dal 2 ottobre su Netflix la celebre serie animata delle amate fate nate nel 2004, ma in una versione del tutto rinnovata; Winx Club: The Magic Is Back riporta sul piccolo schermo le avventure di Bloom, Stella, Flora, Musa, Tecna e Aisha in tutto il mondo, ma con un pizzico di ispirazione dall’Italia.

A 21 anni dalla prima messa in onda, la serie animata, prodotta da Rainbow e creata da Iginio Straffi, torna in 26 episodi con un’animazione di altissima qualità realizzata in CGI, sensazionali effetti speciali, un cast di personaggi iconici rinnovato, uno stile visivo contemporaneo e un look inedito.

Winx Club: The Magic Is Back

La storia è rimasta quella originale. Bloom, una sedicenne terrestre, da un giorno all’altro, scopre di essere una fata e magicamente viene trasportata nel collegio di Alfea nel mondo di Magix, dove insieme alle sue compagne Stella, Flora, Musa, Tecna e Aisha vive incredibili avventure. È la storia di sei ragazze che grazie alla loro amicizia si sostengono nonostante le loro differenze in mezzo a tanti misteri e piccole e grandi prove.

La serie animata, divenuta nel tempo un vero e proprio fenomeno della cultura pop, mantiene inalterati i temi principali della saga, i valori e la magia che hanno reso il brand un'icona dell'animazione e contribuito allo sviluppo del Gruppo Rainbow. Le voci di Virginia Bocelli, che canta “Forever Winx”, Clara, interprete di “Nel segno di Winx/Under the sign of Winx” la storica sigla, e Ili, in “Step into the dark”, aggiungono pregio alla nuova serie Winx Club: Magic Is Back.

Il mood degli ambienti di Winx Club: The Magic Is Back

Ad arricchire l’enorme lavoro in 3D del team artistico della serie ci sono le ambientazioni, studiate con cura dai disegnatori di Rainbow per realizzare ogni set come un luogo reale dall’aspetto moderno e attuale. “Le location della serie sono inventate e nascono da una bibbia creativa che definisce solo le caratteristiche di base. Il team artistico le interpreta durante la creazione dei set, sviluppando concept e proposte che vengono poi adattati alle esigenze registiche”, dichiara Rainbow.

Sebbene ogni ambiente sia studiato per adattarsi al mondo animato, tuttavia l’ispirazione estetica arriva in una certa misura da luoghi reali, tra cui anche alcuni elementi provenienti dall’Italia: “Per esempio, Alfea è completamente immaginaria, ma si ispira allo stile architettonico del quartiere Coppedè (a Roma), un mix eclettico di Rinascimento italiano e Art Decò tra fine ‘800 e primi ‘900. La struttura richiama la prima serie del Winx Club, con un grande cortile centrale e un edificio principale con una grande cupola, rivisitati in chiave moderna”, afferma ancora Rainbow.