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Speciali TFI | Oltre lo schermo: TFI Immersive, lo spazio dedicato all’ottava arte

11-11-2025 Mo.Sa Tempo di lettura: 6 minuti

L'8ª edizione di TFI Torino Film Industry presenta TFI Immersive, nuova sezione attivata da Film Commission Torino Piemonte dedicata alle pratiche audiovisive che stanno espandendo linguaggi ed estetiche oltre i confini dello schermo cinematografico.

Curata da Sara Tirelli con la collaborazione di Federico Anselmi, la sezione mira a costruire un osservatorio per analizzare l’evoluzione delle tecnologie immersive e degli strumenti di creazione digitale, e si inserisce nel quadro delle attività finanziate dall’Unione Europea nel progetto AVENUE – ERASMUS+, a sostegno dello sviluppo delle industrie creative europee. L’importante partnership, che unisce Film Commission Torino Piemonte, CSC Animazione, Politecnico di Torino, Cartoon Italia e Prodea Group a sostegno dello sviluppo delle industrie creative europee nei prossimi quattro anni, è stata presentata in anteprima assoluta durante TFI Torino Film Industry 7 dal produttore danese Morten Thorning.

Con questa nuova programmazione, TFI Torino Film Industry si propone come piattaforma di osservazione, dialogo e crescita per chi lavora nell’audiovisivo e vuole restare al passo con le trasformazioni di un settore in continuo divenire, che richiede strumenti di mappatura e occasioni di confronto per intercettare le forme più attuali dell’audiovisivo, far emergere i talenti e sostenere lo sviluppo dell’ecosistema regionale e nazionale in un quadro che non può non essere di grande respiro internazionale.

TFI Immersive allestisce anche un’Immersive Lounge, il cui programma presenta alcune delle creazioni più innovative di artisti nazionali e internazionali a cura di Film Commission Torino Piemonte e ShorTO Film Market, nonché progetti realizzati da Officine Sintetiche e dagli studenti del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.

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Torino culla del cinema dagli esordi stessi della settima arte, e da sempre hub di innovazione: è questo il filo rosso che porta a TFI Immersive, nuova sezione di TFI Torino Film Industry sotto cui si riuniscono gli appuntamenti dedicati alle sperienze audiovisive che elaborano e rielaborano le espressioni di “cinema” (tra opportune virgolette) che espande linguaggi ed estetiche oltre i confini dello schermo cinematografico.

L’officina, market e meeting torinese è da sempre luogo d’incontro per lo sviluppo di visioni e esperienze innovative. TFI Torino Film Industry si struttura a partire dall’esperienza dei Production Days di Film Commission Torino Piemonte, a loro volta nati in un percorso di attività industry che 2008 in poi ha visto, attraverso Piemonte Doc Meeting, Piemonte Brand Meeting, New Media Days, In.Di.Days, una costante attenzione al rapporto tra immagini in movimento, nuove tecnologie, e nuovi spazi di fruizione. Queste esperienze si sono unite in modo naturale alla programmazione di ShorTO Film Market, che ha sempre riservato un’attenzione particolare alle esperienze audiovisive nate dalle innovazioni tecnologiche, e al lavoro di Fondazione Piemonte dal Vivo nell’attenzione verticale al rapporto tra tecnologie, immagini in movimento e performing arts. Fino all’edizione 2024, che ha visto un importante panel-think thank condotto da Tatiana Mazali (Professoressa Associata Politecnico di Torino, Referente Corsi di studio di Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione) con Università di Torino, CSC Immersive Arts, ShorTO Film Market, Creative Europe Desk Italy MEDIA, Unione Editori e Creators digitali ANICA e ETT dedicato al mondo dei contenuti immersivi, tra ibridazioni e sperimentazioni, e uno spazio di showcasing chiamato “Immersive Room”, allestita presso il Museo Nazionale del Risorgimento.

Per questa ottava edizione, TFI Immersive si presenta come un progetto strutturato che mette a sistema i panel e i workshop con la programmazione di una Immersive Lounge nella Sala Artisti del Circolo dei lettori e delle lettrici. La cura della sezione è affidata a Sara Tirelli, artista, filmmaker e immersive mentor, in collaborazione con Federico Anselmi, Head of Industry & Talent Programs a NewImages di Parigi. Il fine dichiarato è quello di costruire un osservatorio per l’analisi della rapida evoluzione delle tecnologie immersive e degli strumenti di creazione digitale che, in un settore in continuo divenire, stanno ridisegnando il modo in cui le opere vengono pensate, prodotte e fruite.

Come sempre accade di fronte a nuove forme artistiche, il primo passo è quello della definizione dei termini. Quando si parla di innovazione e audiovisivo, spesso ci si perde tra gli acronimi: c’è la VR (Virtual Reality), cioè l’esperienza totalmente digitale col caschetto; l’AR (Augmented Reality), che unisce livelli visivi sovrapposti a un contesto reale; l’MR (Mixed Reality), esperienze miste dove la realtà fisica entra attivamente nel visore. «Ma la cosa più importante», rimarca Tirelli, «è che queste nuove tecnologie, come anche l’AI, hanno a che fare con il modo in cui noi interagiamo con la realtà. Gli autori non possono più ignorare che la nostra contemporaneità è mediata dalla tecnologia. Siamo davanti a un cambiamento di paradigma che sta avvenendo sia nei linguaggi che nelle estetiche».

Non è un caso che i termini si stiano evolvendo, come successo alla Mostra del Cinema di Venezia, dove da “VR” si è passato al termine “Expanded”, per giungere, infine, all’“Immersive”. «Ritengo che immersive sia il sostantivo più idoneo: non c’è solo il VR, ma tutte quelle forme dell’audiovisivo che si espandono nell’ambiente ed escono dallo schermo cinematografico. Si tratta di un’espansione non solo di forma, ma spesso anche di venue e di luoghi».