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Tax credit “estero”: le produzioni finanziate

24-09-2020

Lo scorso 28 agosto il decreto direttoriale n.2200 emanato dalla DGCA del MiBACT ha riconosciuto crediti di imposta a sei progetti esteri: The Art of Racing in the Rain e Disco, con produzione esecutiva Cattleya, Que Hicimos Mal, produzione esecutiva 9.99 Films, The Burnt Orange Heresy e Made in Italy, entrambi Indiana Production, per un totale di oltre 2,6 milioni di euro.

Il credito di imposta per l'attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi (istituito con legge 220/2016) è riservato alle società di produzione esecutiva italiane che realizzano sul territorio italiano film o parti di film su commissione di produzioni straniere.

Negli anni scorsi hanno usufruito del tax credit estero numerose produzioni internazionali. Tra queste la serie tv originale Sky Domina, poco meno di 6 milioni di euro, prodotta da Fifty Fathoms e Sky Studios, e con la produzione esecutiva di Cattleya. Di prossima uscita, la serie racconta le lotte per il potere nell’antica Roma dalla prospettiva delle donne, ed è stata girata negli Studios di Cinecittà. Credito d’imposta riconosciuto anche alla produzione Netflix Six Undergrond, di Michael Bay, con Ryan Reynolds nel cast, costata 150 milioni di dollari, con set tra la California, gli Emirati Arabi e in diverse città italiane: Firenze, Siena, Taranto e Roma. Anche The King’s Man – Le origini, di Matthew Vaughn, terzo capitolo e prequel della saga cinematografica basata sul comic book The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbon, è una delle uscite più attese del prossimo anno, ed ha usufruito del tax credit estero per circa 2,3 milioni di euro. Partite a Londra, le riprese hanno coinvolto alcune location nei dintorni di Torino, tra cui il Lungo Po Diaz e la Reggia di Venaria Reale, divenuta, per l’occasione, la Sarajevo dei tempi dell’Arciduca Francesco Ferdinando.