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Jay Kelly, set in Italia per il viaggio alla ricerca di sé di Clooney e Sandler

29-08-2025 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 6 minuti

“Stai correndo verso qualcosa o fuggendo da qualcosa?”

VENEZIA – Il viaggio epico e insieme intimo di una leggendaria e fittizia star del cinema, Jay Kelly, nell’omonimo film di Noah Baumbach, in Concorso a Venezia 82. Con un abbagliante George Clooney che recita il proprio clone immaginario: una stella del cinema alla ricerca del vero essere, tra le pieghe della sua personalità autentica e la facciata della star cinematografica. Gravato dal divario tra queste due identità, tra chi è veramente nel profondo e la persona che proietta per il mondo esterno, il protagonista si interroga sulla sua identità durante tutto il corso del film, durante un viaggio in Europa, mentre segue, non invitato, la sua figlia più giovane in Italia.

“C’era qualcosa di estremamente affascinante in questo personaggio e nell’idea alla base del film: partire da una crisi e intraprendere un viaggio che è al tempo stesso fisico e interiore, psicologico ed emotivo”, ha sottolineato il regista Noah Baumbach. “Indagando sul personaggio che avevamo in mente abbiamo scoperto abbastanza presto che, se racconti una storia su un attore, inevitabilmente stai raccontando un film sull’identità, sulla performance e sulla ricerca di sé. Gli attori cercano sempre di ritrovarsi dentro un personaggio, di capire come collocarsi in qualcosa che però resta esterno a loro.

In fondo questo è lo stesso processo che affrontiamo tutti nella vita: tentare di capire chi siamo davvero, quale immagine presentiamo agli altri e quanto quella immagine corrisponda o meno alla nostra essenza, continua il regista. "Naturalmente questo equilibrio cambia col tempo e con i diversi “ruoli” che recitiamo ogni giorno: come genitori, amici, colleghi, persone che si comportano diversamente a seconda delle circostanze. Il film è diventato quindi un modo per confrontarci con questa tensione costante tra l’io che mostriamo e l’io che siamo, e con il bisogno di trovare una forma di pace dentro questo scarto”.

Il set in Italia, tra Toscana e Lombardia

Le riprese in Italia, iniziate nel maggio 2024, hanno coinvolto soprattutto Toscana e Lombardia. Ogni luogo scelto ha permesso al regista di legare il viaggio fisico dei personaggi a quello emotivo, amplificando il senso di viaggio interiore e rendendo visibile sullo schermo ciò che avviene dentro di loro. “Abbiamo girato in studio, a Los Angeles, e poi ci siamo avventurati all’esterno e abbiamo assorbito l’energia delle riprese in esterni. Siamo stati a Parigi, e poi in Toscana con un favolosa troupe italiana. Sono tutti posti che conosco molto bene quindi avevo un mio rapporto con loro. Ho girato a Los Angeles varie volte. Los Angeles è il posto di Jay. È una città aziendale, e sembra molto mondana. E l’Italia ha così tanta storia e storia religiosa, ed è stato interessante pensare a queste due città come contrappunti nella storia, e anche cosa questo potrebbe significare o rappresentare per Jay in base a dove si trova in quei punti della storia. Mark e Linus Sandgren ed io, ne abbiamo parlato molto dal punto di vista del design e della fotografia. All’inizio del film, Adam ha una battuta che dice, “La morte è sempre così sorprendente, specie a Los Angeles.” C’è come un sentimento che quando sei a Los Angeles sei protetto da tutto questo. Ci sono molte strategie in atto per fare in modo che tu non debba pensarci. Poi, non appena Jay e Ron arrivano in Italia, la prima location è un cimitero. Devono immediatamente affrontare la mortalità. In Italia, è come se Jay non possa andare altrove. Si perde nel paesaggio. E’ un mondo più grande di Jay Kelly e non è altrettanto controllabile, ma è anche davvero spettacolare e bellissimo”.

I luoghi delle riprese in Italia

Tra i luoghi delle riprese in Italia la Bassa Piacentina, in particolare la zona lungo la linea ferroviaria Piacenza-Cremona; la località Boschi di Monticelli d’Ongina fra i due cavalcavia; Caorso il cui viale e piazzale della Stazione e parco degli Alpini sono stati eletti a set per le riprese in corso dal 2 all’8 maggio; Milano, dove, tra lo stupore dei passeggeri in transito, lo scorso 2 maggio le due star hollywoodiane sono state protagoniste di una scena presso il binario 20 della stazione Centrale coinvolgendo una quarantina di comparse vestite alla moda degli anni Novanta.

Successivamente troupe e cast si sono spostate in Toscana per il prosieguo del film. Tra le location, Arezzo, in particolare il teatro Petrarca e la cantina di Argiano a Montalcino (Siena) dove si produce il Brunello: si tratta di una villa rinascimentale costruita dall'architetto Baldassarre Peruzzi, celebre per aver ospitato a fine Ottocento il poeta Giosuè Carducci. Dal 21 maggio le riprese hanno coinvolto anche Pienza: due giorni di riprese all'interno del ristorante "Buca delle fate", corso Rossellino, vicino la Chiesa di San Francesco, piazza Pio II, piazza di Spagna, Palazzo Piccolomini e il suo giardino. Tappa successiva Montecatini Terme e altre località dell'aretino, il 23 maggio a Pitigliano nel grossetano.

Nel cast, accanto a George Clooney, Adam Sandler, nei panni del suo fedele manager, e un cast di star internazionali ed europee, a partire da Alba Rohrwacher Laura Dern, Billy Crudup, Riley Keough, Grace Edwards, Stacy Keach, Jim Broadbent, Patrick Wilson, Eve Hewson, Greta Gerwig, Josh Hamilton, Lenny Henry, Emily Mortimer, Nicôle Lecky, Thaddea Graham, Isla Fisher, Louis Partridge.

Prodotto da Film Production Consultants per Netflix, il film arriva in sala dal 19 novembre e su Netflix dal 5 dicembre 2025.

 

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