Venezia, 29 agosto 2025 – L'Italian Pavilion alla Mostra del Cinema di Venezia è stata la cornice per la presentazione del 14° rapporto annuale "I numeri del cinema e dell'audiovisivo italiano - Anno 2024" a cura dell'Ufficio Studi della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura.
Il rapporto è stato illustrato da Bruno Zambardino, alla presenza del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e del presidente di Italian Film Commissions Iacopo Chessa, che ha moderato l'incontro, di fronte ad una cospicua platea di addetti ai lavori.
Lo studio, diviso in quattro capitoli, dedicati rispettivamente a Produzione cinema, Produzione audiovisivo, Tax credit internazionale e Tax credit videogiochi, fotografa un mercato cine-audiovisivo sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente, pur evidenziando un costo totale dei film ammissibili superiore a 837 milioni di euro, in aumento del 18% sul 2023, e superiore al miliardo (+12% sul 2023) per le opere audiovisive. Sia per cinema che per audiovisivo, il tax credit si conferma la quota maggiore di investimenti pubblici nazionali, accanto ai contributi selettivi e a quelli automatici.
Il tax credit “estero” richiesto tra il 2016 e il 2024 per le opere cinematografiche sfiora i 580 milioni di euro a fronte di un investimento che
supera 1,5 miliardi. Rispetto all'anno precedente, i dati ancora provvisori del 2024 registrano un aumento della richiesta media per opera. Per quanto riguarda l’audiovisivo, il credito richiesto dall’introduzione della legge cinema è stato di oltre 400 milioni di euro per un investimento totale che ha superato il miliardo. Il numero (ancora provvisorio) delle domande del 2024 è aumentato, così come la richiesta media per opera. Come noto, si tratta della misura più rilevante sotto il profilo dell’attrazione degli investimenti internazionali, con ricadute economiche ed occupazionali (ma anche turistiche) importanti sui vari territori che hanno ospitato le produzioni.
“Guardando al quadro emerso dalla ricerca, possiamo affermare – commenta il Sottosegretario Borgonzoni – che il 2024 è stato un anno di consolidamento per il settore del cinema italiano e, più in generale, per l’intero comparto audiovisivo nazionale, che rafforza la propria posizione di pilastro strategico per la cultura e l’economia del Paese. Le nuove misure introdotte sapranno dare al settore nuovo slancio affinché sia ancora più competitivo e sano”.
Tra le novità di quest'anno, una sezione specifica dedicata ai cortometraggi, un settore che vale, nel 2024, circa 6,5 milioni di euro, e una una più accurata disamina dei capitali privati, oltre alla consueta analisi delle fonti di finanziamento pubbliche.
In conclusione, i dati del 2024 restituiscono la fotografia di un comparto dinamico e competitivo.