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'Il Vangelo di Giuda' di Giulio Base. Dalla Calabria a Locarno

11-07-2025 Mo.Sa Tempo di lettura: 3 minuti

Sarà proiettato al Locarno Film Festival, in selezione ufficiale, Il Vangelo di Giuda, scritto e diretto da Giulio Base. Il film è prodotto da Agnus Dei Production, Minerva Pictures, con Rai Cinema, in coproduzione con Agresywna Banda e con il contributo di Calabria Film Commission.

Il Vangelo di Giuda è liberamente tratto dai vangeli e ha l’intento di indagare una delle figure più controverse della storia dell’umanità. Un film che rinuncia quasi del tutto ai dialoghi per dare spazio al flusso del racconto, in una voce che diviene liturgia, invocazione, talvolta bestemmia.

Location e cast de 'Il Vangelo di Giuda'

Il nuovo film di Giulio Base è stato girato per quattro settimane in Calabria nei territori dei comuni di Curinga, presso il platano millenario; Corigliano – Rossano, con il coinvolgimento dell'Abbazia del Patire; Cleto, presso i castelli di Cleto e di Savuto e nei pressi del fiume Savuto; sulle rive del lago Cecita nel Parco Nazionale della Sila; nelle grotte rupestri e e presso l'azienda agricola Grancia del Vurdoj a Caccuri; sul monte Cocuzzo a Mendicino; al Castello Svevo e nel centro storico di Cosenza. Sono stati impiegati 71 professionisti calabresi.

Il cast è composto da interpreti di fama internazionale del calibro di Giancarlo Giannini, Rupert Everett, Tomasz Kot, Paz Vega, Abel Ferrara, Vincenzo Galluzzo, Ada Roncone e con Darko PericJohn Savage.

Il Vangelo di Giuda verrà distribuito nelle sale da Eagle Pictures.

Trama del nuovo film di Giulio Base

Sua madre faceva la prostituta e una chiromante le predisse che avrebbe partorito un diavolo; la donna rimane incinta di un cliente sconosciuto ma muore dando alla luce un bimbo a cui le altre ragazze del bordello danno nome: Giuda. Giuda è ancora un bambino quando uccide l’uomo tenutario del postribolo che tenta di violentarlo. Il ragazzo diventa poi grande presto, il dolore lo indurisce e lo trasforma nel protettore del luogo dove è nato e cresciuto: si arricchisce vendendo donne. Quando un giovane chiamato Gesù salva Maria Maddalena (sua sorella ma anche una delle sue ‘protette’) dalla lapidazione, Giuda ne rimane rapito, lascia tutto e prende a seguire quel ‘guaritore’. Giuda il peccatore, Giuda lo sfruttatore, Giuda il ruffiano, è l’ultimo fra gli apostoli a essere chiamato.

Seguono gli anni della predicazione e del vagabondaggio di Gesù e dei suoi discepoli, gli anni di un’ininterrotta convivenza, dei successi, delle sconfitte, dei trionfi, della paura.

Giunge la fatidica ultima cena e i fatti della passione che conosciamo… ma il vangelo secondo Giuda è diverso.

È una lunga confessione straziante.

Lui si sente uno strumento fondamentale perché si adempia la Scrittura, ma deve trasformarsi in uno dei peggiori malvagi di sempre, seppur sia fra i più generosi: infatti dona la sua vita.

Tradisce Gesù condannando sè stesso alla dannazione purché si compia ciò ch’è scritto.

Di tutti gli apostoli Giuda è l’unico a morire con Gesù.

Lui che ha vissuto vendendo donne, muore vendendo un uomo.

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