Era il 20 settembre 1905 quando, davanti a Porta Pia, la proiezione de La presa di Roma inaugurava la storia del cinema italiano: in quella serata simbolica nacque un’arte nuova, popolare e nazionale, con Roma come protagonista e, allo stesso tempo, scenografia della modernità. A raccontare questo legame indissolubile tra la città eterna e la settima arte la mostra “ROMA E L’INVENZIONE DEL CINEMA. Dalle origini al cinema d’autore, 1905–1960”, allestita a Castel Sant’Angelo dal 15 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026.
La Mostra, inaugurata nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, è prodotta dal Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma insieme alla Cineteca di Bologna, e realizzata in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Archivio Luce Cinecittà. “Forse nessuna città al mondo ha così profondamente inciso la propria immagine in quella della Settima Arte – ha sottolineato il curatore della mostra Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna - Roma è stata molto più di una location per il cinema italiano (e internazionale), diventando, fin dalle origini, dal primo film, La presa di Roma, protagonista delle opere e della Storia del cinema. I Diva film degli anni 10 e 20 affermano l’immagine di una Roma monumentale, in dialogo con la modernità. Il neorealismo e poi progressivamente grazie alle commedie degli anni 50 e definitivamente, grazie a Fellini e Pasolini, Roma non sarà più solo il suo centro monumentale, ma anche i nuovi quartieri, l’Eur e le borgate. La mostra, attraverso immagini rare e inediti, racconta la storia di una grande relazione, quella tra Roma e il Cinema”.
“Castel Sant’Angelo si conferma come spazio capace di accogliere e promuovere il dialogo tra linguaggi e discipline – commenta il Direttore ad interim del Pantheon e Castel Sant'Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, Luca Mercuri. Questa mostra ci accompagna fino alle origini del cinema e racconta la relazione della settima arte con Roma, città che fin dall’inizio ne è stata protagonista e palcoscenico. È un progetto corale che restituisce al pubblico il fascino di una stagione fondativa della nostra cultura, e lo fa in un luogo che è non solo un monumento iconico della città, ma anche un grande attrattore culturale a livello nazionale e internazionale”.
"Cinecittà è interconnessa all'interno della Capitale d'Italia, che non è solo la Capitale delle istituzioni ma è la Capitale dell'immaginazione e della creatività. Cinecittà è interconnessa fortemente con il suo tessuto cittadino, vogliamo lavorare per cucire perché solamente attraverso una contaminazione culturale, mantenendo la propria identità, si può arricchire una comunità", ha detto Antonio Saccone, presidente di Cinecittà.
Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso oltre sessant’anni di storia, con materiali rari e inediti: dalle prime dive del cinema muto come Francesca Bertini e Lyda Borelli alle grandi stagioni di Cinecittà, che influenzarono Hollywood, al cinema del Fascismo, con la nascita dell’Istituto Luce, del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà, al Neorealismo, con le immagini indelebili di Roma città aperta e Ladri di biciclette, che fece conoscere al mondo una nuova Italia, fino alla commedia all’italiana e alla “Hollywood sul Tevere”, che consegnarono Roma al mito internazionale, fino alle invenzioni visionarie di Federico Fellini, che trasformarono Roma in mito universale. Fotografie e frammenti cinematografici restituiscono il dialogo unico tra Roma e il cinema, una relazione che ha saputo trasformare la memoria storica della città in linguaggio moderno e in patrimonio condiviso.
Roma, città della storia e dell’immaginario, torna così ad affermarsi come luogo d’origine e cuore pulsante della cultura cinematografica italiana e internazionale, capace di incarnare il passato e il presente, e di diventare specchio e simbolo di un immaginario universale. Se la storia pesa su Roma come su nessun’altra città, il cinema le ha permesso di reinventarsi, di parlare al mondo, di farsi mito contemporaneo. Da La presa di Roma a Fellini, passando per Rossellini, De Sica, Magnani, Sordi, e tanti altri, la mostra racconta come Roma abbia saputo essere – insieme set e protagonista – l’anima del cinema italiano.
ROMA E L’INVENZIONE DEL CINEMA
Dalle origini al cinema d'autore, 1905 – 1960
15 ottobre 2025 – 18 gennaio 2025
Castel Sant’Angelo (Roma, Lungotevere Castello 50)
da martedì a domenica, alle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
Biglietti:
Intero € 16,00
Ridotto € 2,00 (18-25 anni)
Gratuità di legge
Prenotazioni Call center: + 39 06 399 671 00 (lunedì-venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-14.00) info@coopculture.it