Tara, l’immaginario paese dove Athos Magnani (Giulio Brogi) arriva per scoprire la verità sulla morte del padre, è Sabbioneta (MN). La stazione fuori dal mondo in cui l’uomo arriva e cerca di ripartire sul finale del film è quella della vicina Brescello (RE). L’ingresso al paese, che nella finzione scenica è vicinissimo alla stazione, avviene da porta Vittoria.
Facciamo subito la conoscenza del padre eroe a cui è intitolata via Athos Magnani che è in realtà via Teatro Olimpico. In piazza San Rocco un busto (posticcio) ricorda ancora una volta la figura del padre. Alle spalle l’omonima chiesa. L’attigua piazza Ducale, che si intravede all’inizio e in varie scene del film, è la piazza del teatro all’interno del quale sarebbe avvenuto l’orrendo delitto del padre, ovvero Palazzo Ducale. Sulla piazza affaccia anche la Chiesa dell’Assunta. Gli interni del teatro, dove sul finale si tiene una simbolica rappresentazione del Rigoletto di Verdi sono quelli del Teatro Magnani di Fidenza (PR). Durante il tragitto nel quale Magnani si reca dalla stazione al teatro, i vecchietti stanno ascoltando il Rigoletto dagli altoparlanti in via dell’Accademia. Per raggiungere il teatro, l’uomo percorre via dei Serviti: in fondo uno scorcio della Chiesa dell’Incoronata.
Il lungo slargo in cui si trova l’albergo, dove qualche scena dopo Athos passeggia con Draifa (Alida Valli), l’amante del padre, è piazza 23 Aprile di Pomponesco (MN), chiusa in fondo da un arginello a cui Draifa accede tramite una scalinata. La donna vive a Villa Longari Ponzone di Rivarolo del Re (CR). Quando, durante uno dei tanti flashback del film, la donna si affaccia alla finestra incuriosita dal trambusto causato da un leone in fuga dal circo, la vista esterna è quella della Galleria degli Antichi nuovamente a Sabbioneta.
Tara, l’immaginario paese dove Athos Magnani (Giulio Brogi) arriva per scoprire la verità sulla morte del padre, è Sabbioneta (MN). La stazione fuori dal mondo in cui l’uomo arriva e cerca di ripartire sul finale del film è quella della vicina Brescello (RE). L’ingresso al paese, che nella finzione scenica è vicinissimo alla stazione, avviene da porta Vittoria.
Facciamo subito la conoscenza del padre eroe a cui è intitolata via Athos Magnani che è in realtà via Teatro Olimpico. In piazza San Rocco un busto (posticcio) ricorda ancora una volta la figura del padre. Alle spalle l’omonima chiesa. L’attigua piazza Ducale, che si intravede all’inizio e in varie scene del film, è la piazza del teatro all’interno del quale sarebbe avvenuto l’orrendo delitto del padre, ovvero Palazzo Ducale. Sulla piazza affaccia anche la Chiesa dell’Assunta. Gli interni del teatro, dove sul finale si tiene una simbolica rappresentazione del Rigoletto di Verdi sono quelli del Teatro Magnani di Fidenza (PR). Durante il tragitto nel quale Magnani si reca dalla stazione al teatro, i vecchietti stanno ascoltando il Rigoletto dagli altoparlanti in via dell’Accademia. Per raggiungere il teatro, l’uomo percorre via dei Serviti: in fondo uno scorcio della Chiesa dell’Incoronata.
Il lungo slargo in cui si trova l’albergo, dove qualche scena dopo Athos passeggia con Draifa (Alida Valli), l’amante del padre, è piazza 23 Aprile di Pomponesco (MN), chiusa in fondo da un arginello a cui Draifa accede tramite una scalinata. La donna vive a Villa Longari Ponzone di Rivarolo del Re (CR). Quando, durante uno dei tanti flashback del film, la donna si affaccia alla finestra incuriosita dal trambusto causato da un leone in fuga dal circo, la vista esterna è quella della Galleria degli Antichi nuovamente a Sabbioneta.
RAI, Red Film
Ispirato al racconto Tema del traditore e dell'eroe di Jorge Luis Borges. Un uomo torna nella sua città natale per far luce sul misterioso assassinio del padre, eroe della Resistenza, ad opera dei fascisti nel 1936.