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Un corto di Cronenberg omaggia i modelli in cera della Specola di Firenze

07-03-2023

Il regista canadese David Cronenberg ha collaborato alla mostra della Fondazione Prada “Cere anatomiche: La Specola di Firenze” che sarà aperta dal 24 marzo al 17 luglio 2023, realizzando un corto ad hoc. La mostra è stata organizzata in collaborazione con La Specola, che è parte del Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze e rappresenta una nuova tappa del percorso di ricerca attraverso il quale la Fondazione Prada vuole far conoscere le collezioni provenienti da ‘musei ospiti’, per offrire punti di vista inediti del patrimonio culturale e innescare un dialogo tra una collezione storica e un’istituzione contemporanea.

Questa esposizione, in particolare, si incentra sui modelli anatomici femminili con due finalità: divulgare l’importanza scientifica delle cere, strumenti fondamentali per formare i primi chirurghi dei secoli passati, e mettere in luce la loro valenza artistica, essendo realizzate con un livello di attenzione anatomica davvero stupefacente. La mostra esporrà infatti 13 ceroplasti, straordinariamente ben conservati, che fanno parte delle collezioni del Museo fiorentino, a cui si affianca il cortometraggio di Cronenberg realizzato nelle sale espositive della Specola, che esplora temi come la fascinazione per il corpo umano e le sue possibili mutazioni e contaminazioni.

Le figure di cera della Specola furono create prima di tutto come strumento didattico, in grado di svelare i misteri del corpo umano a chi non poteva accedere alle rare lezioni anatomiche con veri cadaveri tenute nelle università e negli ospedali – ha commentato il regista. – Nel loro tentativo di creare delle figure intere parzialmente dissezionate, il cui linguaggio corporeo ed espressione facciale non mostrassero sofferenza o agonia e non suggerissero l’idea di torture, punizioni o interventi chirurgici, gli scultori finirono col produrre personaggi viventi apparentemente travolti dall’estasi. È stata questa sorprendente scelta stilistica che ha catturato la mia immaginazione: e se fosse stata la dissezione stessa a indurre quella tensione, quel rapimento quasi religioso?

(Mo.Sa.)

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