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La Calabria Film Commission al Festival di Locarno con i film di Giulio Base e di Fabrizio Cattani

07-08-2025 Redazione Tempo di lettura: 5 minuti

La Calabria Film Comission è presente con due film alla 78° edizione del Festival di Locarno, che si tiene in Svizzera dal 6 al 16 di agosto 2025, Il Vangelo di Giuda, diretto da Giulio Base, fuori concorso, e Io non ti lascio solo, di Fabrizio Cattani, inserito nella sezione “Locarno Kids” del Festival. Son ben 106 complessivamente le maestranze calabresi utilizzate per la realizzazione delle due pellicole.

Il Vangelo di Giuda

Il Vangelo di Giuda prodotto da Agnus Dei Production, Minerva Picturese e Rai Cinema, in coproduzione con Agresywna Banda, è stato girato per quattro settimane nei territori dei comuni di Curinga (Platano Millenario), Corigliano – Rossano (Abbazia del Patire), Cleto (Castello Cleto, Castello Savuto, fiume Savuto), Parco Nazionale della Sila (Lago Cecita), Caccuri (Grancia del Vurdoj, Grotte rupestri Caccuri), Mendicino (Monte Cocuzzo), Cosenza (Castello Svevo, centro storico). Sono 71 i professionisti calabresi coinvolti nelle riprese.

Il Vangelo secondo Giuda è la storia di Giuda, bambino nato da una prostituta, rimasta incinta di un cliente sconosciuto, che muore dando alla luce un piccolo a cui le altre ragazze del bordello danno questo nome. Ancora bambino Giuda uccide l’uomo tenutario del postribolo che tenta di violentarlo. Il ragazzo diventa poi grande presto, il dolore lo indurisce e lo trasforma nel protettore del luogo dove è nato e cresciuto: si arricchisce vendendo donne. Quando un giovane chiamato Gesù salva Maria Maddalena (sua sorella ma anche una delle sue ‘protette’) dalla lapidazione, Giuda ne rimane rapito, lascia tutto e inizia a seguire quel ‘guaritore’. Giuda il peccatore, Giuda lo sfruttatore, Giuda il ruffiano, è l’ultimo fra gli apostoli a essere chiamato. Seguono gli anni della predicazione e del vagabondaggio di Gesù e dei suoi discepoli, gli anni di un’ininterrotta convivenza, dei successi, delle sconfitte, dei trionfi, della paura. Giunge la fatidica ultima cena e i fatti della Passione, ma il Vangelo secondo Giuda è diverso. È una lunga confessione straziante. Si sente uno strumento fondamentale perché si adempia la Scrittura, ma deve trasformarsi in uno dei peggiori malvagi di sempre, pur essendo fra i più generosi. Tradisce Gesù condannando sé stesso alla dannazione purché si compia ciò che è scritto. Di tutti gli apostoli Giuda è l’unico a morire con Gesù. Lui, che ha vissuto vendendo donne, muore vendendo un uomo.

Il cast de Il Vangelo secondo Giuda è composto da interpreti di fama internazionale del calibro di Giancarlo Giannini, Rupert Everett, Tomasz Kot, Paz Vega, Abel Ferrara, Vincenzo Galluzzo, Ada Roncone e con Darko Peric e John Savage.

Io non ti lascio solo

Io non ti lascio solo, il nuovo film di Fabrizio Cattani (Maternity Blues, Cronaca di una passione), tratto dal romanzo omonimo di Gianluca Antoni edito da Salani, è prodotto da Gianluca Curti, Emanuele Nespeca, Elisabetta Olmi e Tilde Corsi, il montaggio è di Paola Freddi (Another End, Iddu) e la colonna sonora di Luca D’Alberto (L’alfabeto di Peter Greenway, La scelta). Si tratta di una pellicola emozionante e appassionata, in grado di giocare sul filo di generi diversi. Una favola moderna con una storia incalzante e inaspettata, che tinge quello che sembra un classico coming of age dei colori affascinanti del noir.

Le riprese di Io non ti lascio solo si sono svolte per 4 settimane in Calabria tra Camigliatello Silano e i comuni di Spezzano, Celico, San Giovani in Fiore, Rende, Castrolibero e Cosenza. La produzione è a cura di Minerva Pictures, Solaria Film, Ipotesi Cinema e RC Produzione. Nella troupe hanno lavorato 35 unità calabresi su 50 che hanno composto il team.

Io non ti lascio solo è la storia di Filo che, durante un forte temporale mentre è col padre nei boschi, perde il proprio cane Birillo. Senza pensarci due volte, Filo parte di nascosto alla sua ricerca insieme all’amico Rullo. Legati da un’amicizia profonda, i due ragazzi affrontano paure, oscurità e persino Guelfo Tabacci, un montanaro tanto strano quanto misterioso. Ma presto scoprono che dietro la scomparsa di Birillo si nasconde molto più di quanto avessero immaginato. Per fortuna, la loro amicizia è una bussola sicura…anche quando l’avventura diventa più grande di loro.

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