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Ecosistema cinema Emilia-Romagna: bilancio e prospettive future

01-09-2025 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 4 minuti

VENEZIA - Promosso da Emilia-Romagna Film Commission all'italian Pavilion a Venezia il panel “Your Dream, Our Mission: Ecosistema CINEMA Emilia-Romagna – Numeri, luoghi, saperi, azioni” è stato l'occasione per condividere i risultati raggiunti e anticipare le prospettive future del comparto audiovisivo regionale. Sono intervenuti Gessica Allegni, assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, Marianna Panebarco, produttrice e presidente CNA Formazione Emilia-Romagna, e Marco Cucco, direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Università di Bologna. Dal dibattito è emersa l’immagine di un modello integrato e inclusivo, capace di attrarre grandi produzioni internazionali, sostenere i giovani talenti, promuovere il territorio e favorire la sostenibilità ambientale e sociale. 

2015- 2025: 486 progetti sostenuti

Un vero e proprio ecosistema capace di connettere produzioni, operatori, territori e istituzioni. Non più solo una filiera lineare, ma un sistema circolare di relazioni in cui la produzione si integra con la distribuzione, la promozione e la formazione, generando valore culturale ed economico.

Dal 2015 al 2025 sono stati sostenuti 486 progetti: 140 opere cinematografiche – 48 cortometraggi – 53 opere televisive – 245 documentari. Un numero che testimonia la vitalità del settore e la capacità della Regione di attrarre e supportare produzioni di diversa natura. Tra questi figurano opere candidate da grandi case di produzione, ma anche progetti firmati da imprenditrici, autrici e registe, segno di una crescente attenzione al tema della parità di genere.

Impegno per la parità

Con l'obiettivo proprio per ridurre il gender gap, uno degli obiettivi del prossimo periodo, la Regione e la Film Commission hanno assunto l’impegno di lavorare su più fronti: dal sostegno a nuove autrici alla creazione di servizi di nursery sui set, pensati per favorire l’accesso e la permanenza delle donne nel settore audiovisivo. L’obiettivo è fare della parità di genere una leva di sviluppo, in grado di stimolare anche le politiche nazionali.

Promozione e festival

Accanto al sostegno alla produzione, grande attenzione è rivolta alla promozione cinematografica. Solo nel 2025 saranno finanziate in Emilia-Romagna 44 iniziative, tra cui 28 festival (10 triennali, 16 annuali) e 16 rassegne. Si tratta di un investimento che conferma la volontà della Regione di dare continuità ai percorsi culturali già avviati e di rafforzare la presenza del cinema sul territorio.

Sostenibilità e ruolo dei territori

La Film Commission lavora inoltre per una maggiore sostenibilità ambientale delle produzioni. In collaborazione con ARPAE, offre consulenza gratuita a produttori e festival nell’ambito del protocollo Green Film, uno strumento che aiuta a ridurre l’impatto delle riprese e a diffondere buone pratiche di tutela ambientale.

Un ulteriore punto di forza del modello emiliano-romagnolo è il coinvolgimento dei comuni. Oltre un terzo delle amministrazioni locali ha sottoscritto accordi con la Regione per agevolare la realizzazione di progetti cinematografici e audiovisivi, offrendo disponibilità e riferimenti indispensabili. Tra gli obiettivi futuri vi è anche la definizione di un accordo specifico con parchi e aree protette, così da facilitare le produzioni che scelgono questi luoghi come set e promuovere allo stesso tempo il patrimonio paesaggistico.

Formazione e imprese regionali

Fondamentale anche l’impegno sulla formazione, che negli anni ha coinvolto circa 300 imprese regionali tra case di produzione e professionisti. Grazie alla collaborazione con università, master e centri di ricerca, la Regione ha rafforzato le competenze tecniche e manageriali degli operatori, creando un sistema in grado di innovare e crescere in maniera strutturata.

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