VENEZIA - Promosso da Emilia-Romagna Film Commission all'italian Pavilion a Venezia il panel “Your Dream, Our Mission: Ecosistema CINEMA Emilia-Romagna – Numeri, luoghi, saperi, azioni” è stato l'occasione per condividere i risultati raggiunti e anticipare le prospettive future del comparto audiovisivo regionale. Sono intervenuti Gessica Allegni, assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, Marianna Panebarco, produttrice e presidente CNA Formazione Emilia-Romagna, e Marco Cucco, direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Università di Bologna. Dal dibattito è emersa l’immagine di un modello integrato e inclusivo, capace di attrarre grandi produzioni internazionali, sostenere i giovani talenti, promuovere il territorio e favorire la sostenibilità ambientale e sociale.
Un vero e proprio ecosistema capace di connettere produzioni, operatori, territori e istituzioni. Non più solo una filiera lineare, ma un sistema circolare di relazioni in cui la produzione si integra con la distribuzione, la promozione e la formazione, generando valore culturale ed economico.
Dal 2015 al 2025 sono stati sostenuti 486 progetti: 140 opere cinematografiche – 48 cortometraggi – 53 opere televisive – 245 documentari. Un numero che testimonia la vitalità del settore e la capacità della Regione di attrarre e supportare produzioni di diversa natura. Tra questi figurano opere candidate da grandi case di produzione, ma anche progetti firmati da imprenditrici, autrici e registe, segno di una crescente attenzione al tema della parità di genere.
Con l'obiettivo proprio per ridurre il gender gap, uno degli obiettivi del prossimo periodo, la Regione e la Film Commission hanno assunto l’impegno di lavorare su più fronti: dal sostegno a nuove autrici alla creazione di servizi di nursery sui set, pensati per favorire l’accesso e la permanenza delle donne nel settore audiovisivo. L’obiettivo è fare della parità di genere una leva di sviluppo, in grado di stimolare anche le politiche nazionali.
Accanto al sostegno alla produzione, grande attenzione è rivolta alla promozione cinematografica. Solo nel 2025 saranno finanziate in Emilia-Romagna 44 iniziative, tra cui 28 festival (10 triennali, 16 annuali) e 16 rassegne. Si tratta di un investimento che conferma la volontà della Regione di dare continuità ai percorsi culturali già avviati e di rafforzare la presenza del cinema sul territorio.
La Film Commission lavora inoltre per una maggiore sostenibilità ambientale delle produzioni. In collaborazione con ARPAE, offre consulenza gratuita a produttori e festival nell’ambito del protocollo Green Film, uno strumento che aiuta a ridurre l’impatto delle riprese e a diffondere buone pratiche di tutela ambientale.
Un ulteriore punto di forza del modello emiliano-romagnolo è il coinvolgimento dei comuni. Oltre un terzo delle amministrazioni locali ha sottoscritto accordi con la Regione per agevolare la realizzazione di progetti cinematografici e audiovisivi, offrendo disponibilità e riferimenti indispensabili. Tra gli obiettivi futuri vi è anche la definizione di un accordo specifico con parchi e aree protette, così da facilitare le produzioni che scelgono questi luoghi come set e promuovere allo stesso tempo il patrimonio paesaggistico.
Fondamentale anche l’impegno sulla formazione, che negli anni ha coinvolto circa 300 imprese regionali tra case di produzione e professionisti. Grazie alla collaborazione con università, master e centri di ricerca, la Regione ha rafforzato le competenze tecniche e manageriali degli operatori, creando un sistema in grado di innovare e crescere in maniera strutturata.