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Paola Cortellesi, 'Petra 3'. Nuovo set a Palermo, ritorno a Genova

30-09-2025 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 6 minuti

Un omicidio con furto di reliquia all’interno di un convento e l’assassinio poi di un importante imprenditore in odore di mafia, portano Petra Delicato e il suo inseparabile viceispettore Antonio Monte a mettersi alla prova ancora una volta. Due nuove storie - tratte dalle opere di Alicia Giménez-Bartlett Il silenzio dei chiostri e Gli onori di casa (entrambe edite in Italia da Sellerio), riportano in azione l’ispettrice di polizia Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, suo vice, nella nuova stagione di Petra, in onda su Sky a partire dall’8 ottobre.

Gli episodi di questa terza stagione, due nuove storie targate Sky Original prodotte da Sky e Cattleya, sono diretti da Maria Sole Tognazzi e scritti da Giulia CalendaFurio AndreottiIlaria Macchia, con la collaborazione alle sceneggiature di Paola Cortellesi.  

Paola Cortellesi: Petra, femminile illuminato

Dopo lo straordinario successo di C’è ancora domani – o meglio lo tsunami come lei stessa lo definisce - Paola Cortellesi torna sullo schermo nei panni di Petra Delicato, una donna dura e sensibile, rigida e anticonformista, praticamente una contraddizione vivente. “Nonostante lei si sia così ruvida, è un modello aspirazionale per molte donne che non si curano del giudizio degli altri e sono totalmente fuori degli schemi in cui sono ingabbiate fin da piccole. Petra è un modello femminile; lei non combatte uno stereotipo, lei non li vede proprio gli stereotipi, è dieci passi più avanti. Non si cura degli altri, pensa a sé. Non compie una rivoluzione nel suo percorso, ma ha una sua precisa visione della vita, e in questo è un personaggio illuminato”.

Novità: set a Palermo e Roma, oltre che Genova

Le riprese, effettuate con il supporto di Genova-Liguria Film Commission, sono iniziate il 13 maggio 2024 a Genova, dove si è girato per due settimane. Divenuta negli anni uno dei veri e propri personaggi della serie, Genova si rivela qui in tutta la sua bellezza e complessità, dalle luci soffuse e dall’opulenza dei salotti eleganti delle abitazioni borghesi ai vicoli stretti e tortuosi che offrono un’atmosfera di suspense, perfetta per le indagini di Petra, ma anche palcoscenico ideale per sua ricerca profonda di identità e appartenenza. “Uno degli elementi di successo è la scelta di Genova, che non è una cornice ma un personaggio vero e proprio - sottolinea la regista -. Potrebbe esserci Petra senza Genova? “Si fa fatica a immaginala è un personaggio molto radicato”

Il nuovo episodio inizia in un convento, il luogo del silenzio per eccellenza, dove avviene un omicidio. Nel convento Petra si confronta con un’idea di vocazione e di comunità capaci di risuonare in lei più di quanto avrebbe pensato, e la vita nella comunità religiosa si collega al momento di crisi familiare che Petra sperimenta nella casa in cui è andata a convivere insieme al suo nuovo compagno Marco e i suoi tre figli.

Il convento è ambientato in un palazzo dell’Ottocento, scelta non casuale come sottolinea la scenografa Elisabetta Zanini:

“Ogni angolo e ogni stanza di questo edificio raccontano storie di comunità e famiglia, elementi centrali nel percorso di crescita personale di Petra. Se nel passato la protagonista si trovava dentro la città tra spazio e tempo da rincorrere, qui abbiamo voluto sfidare le convenzioni e trasformare una semplice location in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Le pareti di questo palazzo sono testimoni silenziosi delle vite trascorse, e in questo spazio Petra non solo risolverà un caso intrigante, ma inizierà anche un viaggio intimo alla scoperta di se stessa. I corridoi, ampi e luminosi, conducono a stanze dove il passato si mescola con il presente, permettendo a Petra di riflettere su ciò che è stata e su ciò che desidera diventare. Marco, un personaggio in evoluzione, ha una casa che funge da contraltare all’universo chiuso e introspettivo di Petra. L’assenza di barriere fisiche permette una fluidità che invita Petra a lasciarsi andare, allontanandosi dal suo amato silenzio”. 

Successivamente alle riprese liguri il set si è spostato a Palermo, dove un’inaspettata trasferta diventa per Petra un vero e proprio viaggio nel passato, grazie all’incontro con un uomo importante nella sua vita, Luigi (Francesco Acquaroli), questore di Palermo, un poliziotto esperto e brillante che ha dedicato la vita alla divisa. Un uomo legato all’infanzia di Petra che, senza che lei l’abbia mai detto a nessuno, l’ha fatta innamorare di questo mestiere. Le riprese a Palermo sono durate una settimana; tra le location l'Arenella, dove un cadavere precipita da un balcone. Riprese anche a piazza Bellini, alla Cala e in corso Vittorio Emanuele. Cinque settimane di riprese anche a Roma.

“Palermo entra nel nostro racconto come un nuovo mare da esplorare, una città che porta calore e colore nella narrazione. Le piazze animate, le strade affollate e le suggestive location sono rappresentate attraverso una scenografia vibrante e accattivante. L'idea è di mescolare le influenze architettoniche locali con il patrimonio culturale di Genova, creando un parallelismo tra le due città. Il mare, presente con frequenza, funge da filo conduttore, simboleggiando le connessioni tra i personaggi e gli eventi”.

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