Il personaggio di Petra Delicato è nato dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett, ma, al contrario dei romanzi originali, ambientati a Barcellona, la Petra televisiva (Paola Cortellesi) vive ed opera a Genova. Per recarsi in Questura Petra esce dalla sua villa situata nella pineta di Arenzano, percorre alcune creuze, le scalinate che partono dalle alture in collina e scendono a valle, e prende la funicolare Zecca-Righi, linea urbana monorotaia risalente al tardo Ottocento che collega largo Zecca alle alture del monte Righi. Uno scorcio che gli spettatori conosceranno grazie a Petra è la cosiddetta passeggiata di Arenzano strada costiera che collega la zona di Voltri ad Arenzano.
Varie panoramiche introducono le mille sfaccettature di Genova: si parte dal porto, arioso e onnipresente, a mostrarne sia la natura commerciale, con i capannoni industriali, che quella turistica, ricca di locali vetrati che offrono scorci sulla città e sul mare, per poi addentrarsi nei carrugi, strette vie del centro storico che ne restituiscono un’immagine cupa e misteriosa. Petra e il suo vice Antonio Monte (Andrea Pennacchi) percorrono più volte il porto antico, dove è ben visibile il bigo, monumento progettato da Renzo Piano che riproduce una grande gru da carico come quelle delle navi. Lungo il ponte Spinola si trova l’acquario di Genova dove Petra si rifugia ogni volta che ha bisogno di riflettere da sola, ad esempio dopo la scoperta di un cadavere in vico del Campo, nel quartiere Prè, centro storico cittadino, nel primo episodio.
Superate le prime divergenze di carattere e di metodo, l’intesa tra i due protagonisti si rafforza puntata dopo puntata. Nel primo episodio, mentre passeggiano in largo Sandro Pertini, Antonio confessa a Petra di non essere mai entrato al teatro dell’Opera, il Carlo Felice, il cui pronao neoclassico è proprio alle spalle del monumento a Garibaldi. Sul finale tornerà il teatro da uno scorcio di piazza De Ferrari, di cui largo Pertini è il prolungamento. Via XX Settembre, altra location presente in varie riprese, porticata per un lungo tratto su entrambi i lati, congiunge piazza De Ferrari con piazza della Vittoria. Quest’ultima, con l’imponente arco di trionfo costruito negli anni Trenta del Novecento in onore ai caduti della prima guerra mondiale, compare in tutta la sua maestosità sui titoli di testa del terzo episodio.
L’ospedale che compare più volte nella serie, da cui Petra e il suo vice escono dopo che la donna ha subito un’aggressione nel primo episodio, o in cui è ricoverato un uomo in coma nel secondo, è il Galliera, situato nel quartiere di Carignano. Il suo ingresso è “sorvegliato” dalla statua Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, che lo edificò tra il 1877 ed il 1888.
Nel secondo episodio compare la Chiesa dell’Immacolata Concezione all’interno dell’Albergo dei Poveri, situata in piazza Emanuele Brignole, nel quartiere di Castelletto: è il luogo in cui un uomo riconosce il cane che Petra porta al guinzaglio. Sulla spiaggia di Voltri, estrema periferia occidentale di Genova, Petra e Antonio lasciano due cani liberi di scorrazzare.
Il caso del terzo episodio porta Petra e Antonio all’Imperiale Palace Hotel, palazzo dalle atmosfere belle époque di Santa Margherita Ligure. L’incontro decisivo con l’antagonista della puntata si tiene presso il Palasport di Genova. L’episodio ci regala anche uno scorcio del complesso residenziale nel quartiere di Pra’ in cui si trovano le “lavatrici” edifici così soprannominati per la loro forma: qui viene ritrovato un poliziotto rapito.
Nella serie si scorge anche un altro complesso di edilizia popolare che sorge sulle alture tra Marassi e Quezzi il cosiddetto biscione di Marassi riconoscibile dalla forma sinuosa dei suoi edifici. C’è poi piazza Rossetti, di fronte al quartiere della Foce, dove solitamente ha luogo il Salone Nautico, su cui affaccia un attico con vista mare set di alcune riprese di interni. Allontanandosi dalla città, ritroviamo qualche scorcio della Riviera di Levante, tra cui Sestri Levante (nei cui cantieri si svolgono combattimenti clandestini di cani) e Chiavari.
Nel quarto episodio l’azione si sposta a Roma. Petra arriva malvolentieri col suo vice Antonio alla stazione Termini. Le riprese hanno coinvolto zone più periferiche – come la via Prenestina, dove, quasi all’altezza del grande raccordo anulare, si trova il Las Vegas Café in cui Petra incontra un informatore – ma soprattutto il centro storico. Esattamente come a Genova, anche qui Petra e Antonio discutono dei casi seduti al tavolino di un bar o camminando, ad esempio nella zona di Campo Marzio, tra via d’Ascanio e piazza di Firenze, dove, al civico 27, si trova il palazzo che presta gli esterni alla residenza di un nobile; oppure sul lungotevere all’altezza di Castel Sant’Angelo. Durante una lunga passeggiata in solitario Petra si lascia alle spalle Palazzo Borghese, in piazza Borghese, l’Ara Pacis in via di Ripetta (sullo sfondo l’obelisco di piazza del Popolo), il Foro di Traiano (in lontananza l’imponente mole del Colosseo), piazza del Campidoglio e il suo affaccio sul Foro Romano.
Le riprese, effettuate con il supporto di Genova-Liguria Film Commission, sono iniziate il 13 maggio 2024 a Genova, dove si è girato per due settimane. Della città si rivedono i luoghi familiari della serie: l'Acquario in cui Petra si reca per riflettere, la funicolare Zecca-Righi che prende per andare al lavoro, i carrugi, le strette e misteriose vie del centro storico, il porto e le varie panoramiche che introducono le mille sfaccettature della città divenuta negli anni uno dei veri e propri personaggi della serie, che si rivela qui in tutta la sua bellezza e complessità. Dalle luci soffuse e l’opulenza dei salotti eleganti delle abitazioni borghesi ai vicoli stretti e tortuosi che offrono un’atmosfera di suspense, perfetta per le indagini di Petra, ma pure palcoscenico ideale per sua ricerca profonda di identità e appartenenza.
Il primo episodio, tratto da Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez-Bartlett, inizia in un convento, il luogo del silenzio per eccellenza, dove avviene un omicidio. Il convento è ambientato in un palazzo dell’Ottocento, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, in cui Petra si confronta con un’idea di vocazione e di comunità capaci di risuonare in lei più di quanto avrebbe pensato.
Successivamente per il secondo episodio, Gli onori di casa, il set si sposta a Palermo, dove un’inaspettata trasferta diventa per Petra un viaggio nel passato, grazie all’incontro con un uomo importante nella sua vita, Luigi (Francesco Acquaroli), questore di Palermo, un poliziotto esperto e brillante che ha dedicato la vita alla divisa. Le riprese a Palermo sono durate una settimana; tra le location l'Arenella, dove un cadavere precipita da un balcone. Riprese anche a piazza Bellini, alla Cala e in corso Vittorio Emanuele. “Palermo entra nel nostro racconto come un nuovo mare da esplorare, una città che porta calore e colore nella narrazione. Le piazze animate, le strade affollate e le suggestive location sono rappresentate attraverso una scenografia vibrante e accattivante. L'idea è di mescolare le influenze architettoniche locali con il patrimonio culturale di Genova, creando un parallelismo tra le due città. Il mare, presente con frequenza, funge da filo conduttore, simboleggiando le connessioni tra i personaggi e gli eventi”
Cinque settimane di riprese anche a Roma.
Il personaggio di Petra Delicato è nato dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett, ma, al contrario dei romanzi originali, ambientati a Barcellona, la Petra televisiva (Paola Cortellesi) vive ed opera a Genova. Per recarsi in Questura Petra esce dalla sua villa situata nella pineta di Arenzano, percorre alcune creuze, le scalinate che partono dalle alture in collina e scendono a valle, e prende la funicolare Zecca-Righi, linea urbana monorotaia risalente al tardo Ottocento che collega largo Zecca alle alture del monte Righi. Uno scorcio che gli spettatori conosceranno grazie a Petra è la cosiddetta passeggiata di Arenzano strada costiera che collega la zona di Voltri ad Arenzano.
Varie panoramiche introducono le mille sfaccettature di Genova: si parte dal porto, arioso e onnipresente, a mostrarne sia la natura commerciale, con i capannoni industriali, che quella turistica, ricca di locali vetrati che offrono scorci sulla città e sul mare, per poi addentrarsi nei carrugi, strette vie del centro storico che ne restituiscono un’immagine cupa e misteriosa. Petra e il suo vice Antonio Monte (Andrea Pennacchi) percorrono più volte il porto antico, dove è ben visibile il bigo, monumento progettato da Renzo Piano che riproduce una grande gru da carico come quelle delle navi. Lungo il ponte Spinola si trova l’acquario di Genova dove Petra si rifugia ogni volta che ha bisogno di riflettere da sola, ad esempio dopo la scoperta di un cadavere in vico del Campo, nel quartiere Prè, centro storico cittadino, nel primo episodio.
Superate le prime divergenze di carattere e di metodo, l’intesa tra i due protagonisti si rafforza puntata dopo puntata. Nel primo episodio, mentre passeggiano in largo Sandro Pertini, Antonio confessa a Petra di non essere mai entrato al teatro dell’Opera, il Carlo Felice, il cui pronao neoclassico è proprio alle spalle del monumento a Garibaldi. Sul finale tornerà il teatro da uno scorcio di piazza De Ferrari, di cui largo Pertini è il prolungamento. Via XX Settembre, altra location presente in varie riprese, porticata per un lungo tratto su entrambi i lati, congiunge piazza De Ferrari con piazza della Vittoria. Quest’ultima, con l’imponente arco di trionfo costruito negli anni Trenta del Novecento in onore ai caduti della prima guerra mondiale, compare in tutta la sua maestosità sui titoli di testa del terzo episodio.
L’ospedale che compare più volte nella serie, da cui Petra e il suo vice escono dopo che la donna ha subito un’aggressione nel primo episodio, o in cui è ricoverato un uomo in coma nel secondo, è il Galliera, situato nel quartiere di Carignano. Il suo ingresso è “sorvegliato” dalla statua Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, che lo edificò tra il 1877 ed il 1888.
Nel secondo episodio compare la Chiesa dell’Immacolata Concezione all’interno dell’Albergo dei Poveri, situata in piazza Emanuele Brignole, nel quartiere di Castelletto: è il luogo in cui un uomo riconosce il cane che Petra porta al guinzaglio. Sulla spiaggia di Voltri, estrema periferia occidentale di Genova, Petra e Antonio lasciano due cani liberi di scorrazzare.
Il caso del terzo episodio porta Petra e Antonio all’Imperiale Palace Hotel, palazzo dalle atmosfere belle époque di Santa Margherita Ligure. L’incontro decisivo con l’antagonista della puntata si tiene presso il Palasport di Genova. L’episodio ci regala anche uno scorcio del complesso residenziale nel quartiere di Pra’ in cui si trovano le “lavatrici” edifici così soprannominati per la loro forma: qui viene ritrovato un poliziotto rapito.
Nella serie si scorge anche un altro complesso di edilizia popolare che sorge sulle alture tra Marassi e Quezzi il cosiddetto biscione di Marassi riconoscibile dalla forma sinuosa dei suoi edifici. C’è poi piazza Rossetti, di fronte al quartiere della Foce, dove solitamente ha luogo il Salone Nautico, su cui affaccia un attico con vista mare set di alcune riprese di interni. Allontanandosi dalla città, ritroviamo qualche scorcio della Riviera di Levante, tra cui Sestri Levante (nei cui cantieri si svolgono combattimenti clandestini di cani) e Chiavari.
Nel quarto episodio l’azione si sposta a Roma. Petra arriva malvolentieri col suo vice Antonio alla stazione Termini. Le riprese hanno coinvolto zone più periferiche – come la via Prenestina, dove, quasi all’altezza del grande raccordo anulare, si trova il Las Vegas Café in cui Petra incontra un informatore – ma soprattutto il centro storico. Esattamente come a Genova, anche qui Petra e Antonio discutono dei casi seduti al tavolino di un bar o camminando, ad esempio nella zona di Campo Marzio, tra via d’Ascanio e piazza di Firenze, dove, al civico 27, si trova il palazzo che presta gli esterni alla residenza di un nobile; oppure sul lungotevere all’altezza di Castel Sant’Angelo. Durante una lunga passeggiata in solitario Petra si lascia alle spalle Palazzo Borghese, in piazza Borghese, l’Ara Pacis in via di Ripetta (sullo sfondo l’obelisco di piazza del Popolo), il Foro di Traiano (in lontananza l’imponente mole del Colosseo), piazza del Campidoglio e il suo affaccio sul Foro Romano.
Le riprese, effettuate con il supporto di Genova-Liguria Film Commission, sono iniziate il 13 maggio 2024 a Genova, dove si è girato per due settimane. Della città si rivedono i luoghi familiari della serie: l'Acquario in cui Petra si reca per riflettere, la funicolare Zecca-Righi che prende per andare al lavoro, i carrugi, le strette e misteriose vie del centro storico, il porto e le varie panoramiche che introducono le mille sfaccettature della città divenuta negli anni uno dei veri e propri personaggi della serie, che si rivela qui in tutta la sua bellezza e complessità. Dalle luci soffuse e l’opulenza dei salotti eleganti delle abitazioni borghesi ai vicoli stretti e tortuosi che offrono un’atmosfera di suspense, perfetta per le indagini di Petra, ma pure palcoscenico ideale per sua ricerca profonda di identità e appartenenza.
Il primo episodio, tratto da Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez-Bartlett, inizia in un convento, il luogo del silenzio per eccellenza, dove avviene un omicidio. Il convento è ambientato in un palazzo dell’Ottocento, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, in cui Petra si confronta con un’idea di vocazione e di comunità capaci di risuonare in lei più di quanto avrebbe pensato.
Successivamente per il secondo episodio, Gli onori di casa, il set si sposta a Palermo, dove un’inaspettata trasferta diventa per Petra un viaggio nel passato, grazie all’incontro con un uomo importante nella sua vita, Luigi (Francesco Acquaroli), questore di Palermo, un poliziotto esperto e brillante che ha dedicato la vita alla divisa. Le riprese a Palermo sono durate una settimana; tra le location l'Arenella, dove un cadavere precipita da un balcone. Riprese anche a piazza Bellini, alla Cala e in corso Vittorio Emanuele. “Palermo entra nel nostro racconto come un nuovo mare da esplorare, una città che porta calore e colore nella narrazione. Le piazze animate, le strade affollate e le suggestive location sono rappresentate attraverso una scenografia vibrante e accattivante. L'idea è di mescolare le influenze architettoniche locali con il patrimonio culturale di Genova, creando un parallelismo tra le due città. Il mare, presente con frequenza, funge da filo conduttore, simboleggiando le connessioni tra i personaggi e gli eventi”
Cinque settimane di riprese anche a Roma.
Sky, Cattleya, Bartleby Film
Petra Delicato è un ispettore della squadra mobile di Genova. Anticonformista e solitaria, dopo un periodo trascorso a lavorare in archivio viene spostata al settore operativo. Con al suo fianco il vice ispettore Antonio Monte deve gestire le indagini di quattro casi spinosi.