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Torino Film Festival 2025 - Le location dei film italiani

07-11-2025 Monica Sardelli Tempo di lettura: 7 minuti

Si svolgerà dal 21 novembre al 29 novembre 2025 la 43esima edizione del Torino Film Festival, sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Carlo Chatrian, con la direzione artistica di Giulio Base.

Saranno proiettati 120 titoli suddivisi nelle tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e cortometraggi) e nelle tre sezioni non competitive (Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Paul Newman).

Il 43TFF rinnova le collaborazioni con Film Commission Torino Piemonte, TorinoFilmLab e Torino Film Industry, e continuano a vario titolo le collaborazioni con la Città di Torino - Assessorato al Welfare e ai Diritti, oltreché con gli altri partner culturali del festival.

Anche questa edizione presta particolare attenzione al sociale, per il quale si delineano eventi dedicati, e riconferma il suo impegno alla sostenibilità ambientale seguendo le buone pratiche della Guida Festival Green realizzata dall’AFIC.

Concorso Lungometraggi

Carol Duarte in 'Eva' di Emanuela Rossi

Eva di Emanuela Rossi, prodotto da Courier Film, con Carol Duarte, Tommaso Zoppi, Edoardo Pesce, Giordano De Plano. Eva, misteriosa donna dei boschi, incendia un campo di girasoli. Al commissario che l’arresta dice di averlo fatto per proteggere i bambini. Eva sostiene infatti di avere una missione. Il suo caso è collegato alla sparizione di alcuni bambini della zona, mentre lontanissimo da lei, in Cina, una madre affronta la malattia della figlia. Il film è stato girato tra Orvieto, cascata delle Marmore in Umbria e a Montalto di Castro (Viterbo).

Il protagonista di Fabrizio Benvenuto, prodotto da MG Production, Kobalt Entertainment, con Pierluigi GiganteAlessio LapiceMorena Gentile, Adriano Giannini. Giancarlo Mangiapane, attore trentenne, fatica ad ottenere ruoli, così decide di recitare nella vita quotidiana, inventando identità e personaggi. L’occasione arriva con il provino per Clochard, biopic su un ballerino di tip-tap degli anni ’50. L’immedesimazione nel personaggio lo spinge a oltrepassare il confine tra recitazione e realtà. Girato in quattro settimane a Roma, Vignanello e Passo Corese (frazione di Fara Sabina).

Location de Il protagonista.

Zibaldone

Avemmaria di Fortunato Cerlino, prodotto da Europictures, Moving Milano, Ventottodieci Produzioni con Salvatore EspositoMarianna Fontana. Felice vive con la numerosa famiglia in una palazzina fatiscente. In un quartiere dove povertà e violenza soffocano l’infanzia, i suoi sogni rappresentano l’unica via di fuga. La maestra Giulia ne riconosce il talento e lo incoraggia, mentre l’orma di Neil Armstrong sul sussidiario accende la sua fantasia: anche lui potrebbe lasciare Pianura, ma a costo di affrontare l’angoscia di un doloroso distacco. Le riprese hanno coinvolto San Giorgio a Cremano (Napoli).

Laghat - Un sogno impossibile di Michael Zampino, prodotto da Alba Produzioni, Videa, AD Productions (prod. Italia, Francia) con Lorenzo Guidi, Carlotta Antonelli, Hippolyte Girardot, Edoardo Pesce. Andrea, 21 anni, lavora col padre, antiquario invischiato in affari loschi. L’incontro con Tony, il suo ex allenatore, spinge Andrea a credere di poter tornare il fantino vincente che era prima di abbandonare le corse. Purtroppo, l’unico cavallo che Tony è disposto a dargli è Laghat, un purosangue eccezionale ma con una grave menomazione agli occhi. Inizia, per Andrea, una sfida sportiva e umana che lo farà maturare come uomo. Le riprese si sono svolte a Roma e dintorni, all'ippodromo di San Rossore e nel Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli (Pisa) e a Chantilly (nord di Parigi).

Quasi Grazia di Peter Marcias, prodotto da Capetown Film, Urania Pictures, Denis Friedman Productions, Rai Cinema, con Laura Morante, Irene Maiorino. Tre momenti segnano l’esistenza di Grazia Deledda: l’arrivo inatteso della madre da Nuoro, le ore che precedono il Nobel e lo sguardo di un medico attento a non ferire. Tra questi eventi si dipana la vita dell’unica scrittrice italiana a ricevere il più importante riconoscimento per la letteratura, offrendo uno sguardo sulla relazione tra donne, sulla creazione e sulle questioni femminili contemporanee. È stato girato a Roma e provincia.

Separazioni di Stefano Chiantini, prodotto da Bling Flamingo, Live.Com, World Video Production, con Barbora Bobulova, Adriano Giannini. Mara e Pietro hanno due figli, Laura e Agostino, e insieme formano una famiglia che si potrebbe definire esemplare. Tutto cambia quando Laura rimane vittima di un incidente di montagna. Una storia che racconta il dolore causato dalla perdita, un dolore che si insinua nei legami sgretolandoli, che increspa la superficie tirata a lucido di un microcosmo borghese, ne turba le simmetrie e ne mina le certezze. Girato a Sulmona e Campo Imperatore in Abruzzo, Rieti (ponte Romano, piazza Cavour, via della Verdura) e Roma nel Lazio.

Strike - Figli di un’era sbagliata di Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico, prodotto da Paco Cinematografica, Neo Art Producciones (prod. Italia, Spagna), con Massimiliano BrunoMassimo CeccheriniPilar FogliatiMatilde Gioli. Durante una calda estate romana, i destini di tre ragazzi si incrociano tra le mura di una struttura che cura le dipendenze patologiche. Dante, il laureando in psicologia, è timido e goffo. Pietro, costretto a regolari controlli dopo essere stato beccato per l’ennesima volta in possesso di marijuana, vorrebbe scappare in vacanza con la sua (ex) fidanzata. Tiziano, apparentemente un “duro”, ha fretta di risolvere al più presto un’apparente dipendenza da crack. I tre ragazzi, a prima vista incompatibili, impareranno a fidarsi l'uno dell'altro ed a combattere insieme le proprie dipendenze ed insicurezze. Riprese a Potenza Picena (leggi la news) in provincia di Macerata e a Roma.

Dominique Sanda, Celeste Casciaro in 'Vita mia' di Edoardo Winspeare

Vita mia di Edoardo Winspeare, prodotto da Saietta Film, Stemal Entertainment, con Dominique Sanda, Celeste Casciaro, Ninni Bruschetta. Malata ma orgogliosa e superba, la signora ungherese di nobili origini Didi, trasferitasi in Salento, chiede aiuto alla popolana Vita (Celeste Casciaro) e col tempo ne diventa amica, nonostante la disparità sociale e culturale che la divide dal suo mondo. Il passato ritorna quando Didi torna in Ungheria per il processo di beatificazione del padre: il viaggio fa emergere le ferite della guerra, il dramma della Shoah e il senso di colpa di chi è sopravvissuto. Il film è girato in varie località del Salento e in Romania.

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