Il Castello di Govone (CN) è situato sulla collina che domina il paese e le vallate circostanti, dove già in epoca medievale si ergeva una fortezza. L'architetto Guarino Guarini venne incaricato alla fine del XVII secolo dai conti Solaro di progettare i lavori di ampliamento e di abbellimento del castello, ma il progetto venne portato avanti un secolo dopo dall'architetto Benedetto Alfieri, partendo dai disegni del Guarini.
Ad attirare l'attenzione è il monumentale e scenografico scalone d'onore a due rampe, ricco di rilievi e telamoni. All'interno alcune sale sono decorate da preziose carte cinesi, mentre il salone da ballo è affrescato con scene riproducenti l'episodio mitologico di Niobe, ad opera di Luigi Vacca e Fabrizio Sevesi. Degli stessi pittori sono gli affreschi del grande salone centrale che simulano la presenza di statue grazie alla tecnica del trompe-l'œil.
Il castello divenne proprietà di casa Savoia nel 1792 e dopo il periodo napoleonico fu scelto come residenza estiva. A inizio Ottocento, Re Carlo Felice e la moglie Maria Cristina fecero completamente restaurare il castello e il parco adiacente dotato di giardino all'italiana. Dalla fine dell'Ottocento il castello, in cui nel 1730 soggiornò Jean-Jacques Rousseau, è di proprietà del Comune di Govone.
Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli, meglio noto come "Castelli Doc". È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte, ed è Patrimonio UNESCO.
GOVONE RESIDENZA SABAUDA
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