Il Castello di Rivoli, a 15 km da Torino, è un edificio storico dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco e sede del Museo d'arte contemporanea.
Originato da una fortificazione risalente al 1245, il castello iniziò a diventare una residenza nel 1559 con il duca Emanuele Filiberto I di Savoia. Il complesso, subendo diversi rimaneggiamenti e ampliamenti nel corso del tempo, presenta una struttura principale a pianta rettangolare, sviluppata in altezza su tre piani. Accanto ad essa si trova la manica lunga, un edificio più basso e distaccato, collegato al castello da un passaggio pedonale.
I lavori per la sua realizzazione vennero interrotti nel 1734 per i costi elevati: ne restano tuttora i segni nell’incompiutezza dell’atrio, nel taglio di alcuni mattoni e in una scala rimasta con una sola rampa. Nel 1946 il castello fu adibito a casinò municipale, di cui era noto frequentatore Vittorio De Sica.
Il restauro a cura della Regione Piemonte sul finire del Novecento ha mantenuto le tracce di tutte le vicissitudini della struttura, installando, al contempo, vetrate panoramiche ed elementi moderni che permettono un costante dialogo tra passato e presente.
Gli interni del castello conservano sale eleganti e sontuose, ancora ricche di affreschi e decorazioni storiche, la cappella e l’annessa sagrestia. La manica lunga, grazie ai lavori di restauro, è diventata una modera struttura espositiva, lunga 147 metri e larga 6 metri, con scale e ascensore installati all’esterno e realizzati con materiali trasparenti.
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