La Certosa di Trisulti si trova nella cosiddetta Selva d'Ecio, a Collepardo (FR), alle falde del monte Rotonaria e dei monti Ernici. La struttura originaria venne costruita nel 1204 per volere di papa Innocenzo III, con al centro la Chiesa di San Bartolomeo consacrata nel 1211. Il complesso, racchiuso da mura, è stato ampliato e modificato più volte nel corso dei secoli, e presenta attualmente prevalenti forme barocche. Vi si accede attraverso un grande portale sormontato da un busto di San Bartolomeo, opera di Jacopo Lo Duca, allievo di Michelangelo.
Nel piazzale principale o corte si trovano la fontana settecentesca e l'antica foresteria romanico-gotica detta palazzo di Innocenzo III, con portico e terrazza, che ospita la Biblioteca nazionale della Certosa con 36.000 volumi.
Il cuore del complesso resta la struttura barocca della Chiesa di San Bartolomeo, dove sono conservati intorno alla navata due preziosi cori lignei realizzati da maestri certosini. Le pareti presentano dipinti e affreschi raffiguranti le glorie dei santi, tra cui domina quello sul martirio dei certosini a Londra, dipinto da Filippo Balbi intorno al 1863.
Al centro della vita monastica, una farmacia settecentesca, rimasta attiva fino all’epoca moderna nella produzione di medicamenti e liquori, conserva tuttora l’arredo ottocentesco, con vetrine e armadi contenenti vasi e scatole per le erbe.
Posto di fronte all’ingresso della farmacia, il giardino all’italiana, decorato con forme animali, conserva tuttora erbe medicinali che venivano usate per l’attività farmaceutica dei monaci.
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