Come fratelli di Antonio Padovan sarà al cinema dal prossimo 26 giugno con 01 Distribution. Tema del film, prodotto da Pepito e Rai Cinema, le famiglie contemporanee con padri single alle prese con figli piccoli e nuove conoscenze.
Le riprese erano partite nella Marca trevigiana a novembre 2024, con il sostegno di Fondazione Veneto Film Commission. Location a Possagno nei locali della Gypsotheca e presso il Tempio Canoviano. Il set si è spostato poi a Treviso per alcune settimane, dove si è girato tra le vie del centro storico, piscine, parchi, bar, ristoranti e cimiteri, coinvolgendo una troupe composta da 75 professionisti.
Nel cast Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon, Ludovica Martino, Paola Buratto, Mariana Lancellotti, Alessio Praticò con i camei di Roberto Citran e Giuseppe Battiston. Varie, inoltre, le comparse del territorio che hanno preso parte al film, compresi alcuni bambini trevigiani che interpretano due amici per la pelle "come fratelli" appunto, nelle varie fasi della loro crescita.
Due amiche inseparabili, a cui il destino regala la gioia di una gravidanza vissuta insieme, vengono strappate alla vita da un tragico incidente. I loro mariti, incapaci di affrontare da soli il dolore e la sfida di essere padri e vedovi, decidono di allearsi e aiutarsi a vicenda per crescere i figli. Nasce così una nuova famiglia, certo anomala, ma sorprendentemente affiatata e pronta a sfidare ogni pregiudizio. Un equilibrio inaspettato, destinato però a essere messo in discussione quando un’altra donna entra nell’equazione.
"Come fratelli è un film semplice, che cerca di interrogarsi sul concetto di famiglia senza scorciatoie o perbenismi, ma sforzandosi di restare sempre aderente alle emozioni che vivono i suoi protagonisti, due ragazzi costretti dalla vita a diventare uomini troppo in fretta.
Giorgio e Alessandro attraversano la loro avventura alla ricerca della felicità con la forza della tenerezza e la determinazione che a volte nasce dall’inadeguatezza. Osservandoli con affetto mentre cercano di tenere a galla la propria vita e quella dei loro figli, il film mette in scena due uomini sempre più inediti nel mondo del cinema moderno, finendo, spero, per parlare di ognuno di noi" scrive il regista Padovan.