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Le avventure di Sandokan? Girate in Italia. Tour tra i set di Lazio e Calabria

17-10-2025 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 8 minuti

A cinquant’anni dalla celebre serie Rai che lo rese un’icona, torna l’eroe nato dalla penna di Emilio Salgari, Sandokan, in una nuova serie diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo che andrà in onda dal 1° dicembre 2025 su Rai1. Una storia senza tempo che conduce in terre esotiche e tempi lontani: nel Borneo della prima metà dell’Ottocento, tra popoli in lotta per la libertà e potenze coloniali spinte da un’avidità cieca e feroce. Nel cast Can Yaman, Alanah Bloor, Alessandro Preziosi, Ed Westwick, Madeleine Price, e con John Hannah.“Non volevamo  rifare ciò che già appartiene alla memoria collettiva - hanno sottolineato gli sceneggiatori - ma restituire il senso d’avventura e l’immaginario salgariano in un contesto moderno, con personaggi più sfaccettati e dinamiche che parlano anche al pubblico internazionale.”

Prodotta da LuxVide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction, la serie è stata presentata alla Festa del Cinema di Roma, e per l’occasione al MAXXI, fino a fine Festa, inaugurata una mostra immersiva a ingresso gratuito conduce il pubblico nel cuore delle avventure, tra la ricostruzione a grandezza reale del Praho di Sandokan, insieme ai costumi originali, ai props di scena e a uno speciale video di making of che permetteranno di esplorare i suggestivi micromondi tematici della produzione.

La Malesia immaginaria costruita tra Lazio, Toscana e Calabria

La serie ha scelto l’Italia come palcoscenico per raccontare le avventure del celebre pirata malese creato dalla penna di Emilio Salgari. Un’operazione che, come sottolineato dal regista, si ispira al metodo dello scrittore, che riusciva a evocare mondi lontani senza mai lasciare l’Italia. La serie è stata, infatti girata quasi completamente in diverse location italiane - tra cui Lazio, Toscana e Calabria che si sono rivelate lo scenario perfetto per le avventure del leggendario pirata malese - con alcune scene anche all’Isola di Réunion.

“L’Italia è un paese impressionante – ha sottolineato Can Yaman e offre incredibili luoghi spartani e inesplorati. La produzione da questo punto di vista è stata geniale nello scegliere luoghi spettacolari. La magia del cinema fa sì che un’inquadratura sembri un’isola o un posto esotico, mentre in realtà, anche se siamo andati nell’Isola di Réunion, il 90% della serie è stata girata in Italia. È una produzione italiana che rappresenterà l’Italia anche all’estero” 

Le riprese sono iniziate il 22 aprile 2024 a Formello, dove è stato inaugurato il nuovo Teatro 7 nel polo produttivo Lux Vide. Qui, un set immersivo con un ledwall di 300 metri quadrati ha ricreato tre navi ottocentesche, tra cui quella di Sandokan, utilizzando realtà aumentata integrata con attori e oggetti reali.  Protagoniste delle riprese laziali anche Albano Laziale, comune dell'area dei Castelli Romani, dove si è girato presso i cisternoni di epoca romana; e Tivoli, nelle campagne del bivio di San Polo e più precisamente nel parco Laghi dei Reali.

Diverse le scene girate in Calabria, con il sostegno della Calabria Film Commisson: aLamezia Terme, negli ex studi Sir, è stata ricostruita la colonia inglese di Labuan, con scenografie che hanno incluso una banchina e una nave, utilizzando anche effetti speciali per simulare il mare. A Tropea le spiagge incantevoli e il mare cristallino hanno fornito lo sfondo ideale per le scene di battaglia e avventura. Pure la spiaggia delle Grotticelle, nota come “Caraibi calabresi”, è stata scelta per le sue acque trasparenti e la sabbia fine.  Tappe anche a Laghi La Vota a Gizzeria, in provincia di Catanzaro, e Le Castella, vicino a Isola di Capo Rizzuto che, con la sua imponente fortezza sul mare, ha ospitato la ricostruzione del molo di Labuan, sede del consolato britannico.

Can Yaman e Alessandro Preziosi: due complici per una leggenda

Il protagonista Can Yaman, nel ruolo di Sandokan, ha descritto il personaggio come un viaggio interiore in continua evoluzione: “In questa prima stagione vedremo un viaggio interiore. Scopriremo come Sandokan è diventato Sandokan, partendo dall’infanzia e dal suo desiderio di migliorare la vita degli altri, di sua madre, del suo popolo. È un personaggio che si evolve di continuo — ogni due episodi diventa una versione migliore di sé stesso.”

Al suo fianco, Alessandro Preziosi interpreta Yanez de Gomera, fedele amico e braccio destro di Sandokan, che pure nel descrivere il rapporto con Yaman sul set parla di grande complicità:

“La mia fonte di ispirazione è sicuramente tutta la mia adolescenza, e la grande complicità emotiva e caratteriale che ho avuto con Can. Al di là delle teorie o delle scelte registiche, quello che conta davvero è la giornata di lavoro, ed è lì che nasce l’intesa. Con Can e con il resto del cast abbiamo condiviso una vera ispirazione vulcanica.”

Preziosi ha raccontato poi di essersi anche ispirato al mondo dell’animazione e del cinema d’avventura internazionale: “Tutta l’animazione Disney, la mia cultura di padre che ha rivisto i film con i figli, e poi i grandi interpreti come Johnny Depp e Jim Carrey. Quella libertà espressiva di poter andare oltre le righe. In Italia non capita spesso di poter essere disobbediente e indisciplinato in un ruolo, e per la prima volta sono stato persino pagato per farlo”.

Ed Westwick è l’antagonista Brooke, enigma affascinante 

Nel cast internazionale, Ed Westwick interpreta James Brooke, l’ambiguo antagonista di Sandokan. L’attore britannico ha raccontato di aver affrontato il ruolo con uno sguardo fresco e privo di preconcetti: “Non ho visto la serie originale né letto i romanzi. Ho voluto avvicinarmi al personaggio come un neonato, senza preconcetti. Dal momento stesso dell’audizione, però, ho sentito che il ruolo prendeva vita. È una sensazione che nella mia carriera ho provato solo un paio di volte: quando trovi la chiave giusta per aprire la serratura”.

Westwick ha sottolineato l’ambiguità del suo personaggio: “Mi chiedevo quali fossero le sue motivazioni, i suoi traumi, e soprattutto perché indossi la maschera che indossa. Ancora oggi non so se il suo amore sia autentico o solo una mossa strategica, una manipolazione. È proprio questa ambiguità che lo rende affascinante, e credo terrà il pubblico costantemente in bilico: non si è mai certi se ciò che fa nasce da sentimento o da calcolo.”

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