Lo sfondo della divertente commedia di Gianni Puccini che prende il titolo e l’ispirazione dal primo verso della canzone napoletana 'A sunnambula, è la costiera amalfitana. Già dai titoli di testa viene mostrato quello che è il fulcro di tutta la storia: il campanile con orologio della Chiesa di San Salvatore de’ Birecto in piazza Umberto I ad Atrani. Da più di 150 anni l’orologio dell’antica cappella palatina del Birecto scandisce i ritmi di vita del paese, accompagnando coi suoi rintocchi lo scorrere del tempo, ma nel film, allo scattare della mezzanotte, accompagna la passeggiata per i tetti di una bellissima donna (Marisa Allasio) che i compaesani scambiano per un fantasma e che, inconsapevole, si rifugia nel letto del suo amato. Questi è Totò (Nino Manfredi), nemico giurato di don Arcangelo (Ugo D’Alessio), ex guappo e padre di Carmela, poiché gli soffia i clienti in piazzale dei Protontini ad Amalfi, dove partono i bus turistici.
Carmela è promessa a al barone Prospero, che, il giorno del matrimonio l’aspetta davanti alla Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente di Atrani, e sembra non avere molta simpatia per Totò; tuttavia è costretta a chiedergli aiuto sulla terrazza panoramica di via Giovanni Boccaccio a Ravello. Mentre Carmela tenta di “guarire” dalla sua malattia – la cura consiste nel farsi baciare dall’oggetto dei suoi desideri inconsci nei pressi del faro di Capo d'Orso a Maiori – suo padre cerca di sabotare il lavoro del giovane, inviando alcuni ex “colleghi” in piazza Duomo a Ravello per far saltare in aria il bus di Totò.
Lo sfondo della divertente commedia di Gianni Puccini che prende il titolo e l’ispirazione dal primo verso della canzone napoletana 'A sunnambula, è la costiera amalfitana. Già dai titoli di testa viene mostrato quello che è il fulcro di tutta la storia: il campanile con orologio della Chiesa di San Salvatore de’ Birecto in piazza Umberto I ad Atrani. Da più di 150 anni l’orologio dell’antica cappella palatina del Birecto scandisce i ritmi di vita del paese, accompagnando coi suoi rintocchi lo scorrere del tempo, ma nel film, allo scattare della mezzanotte, accompagna la passeggiata per i tetti di una bellissima donna (Marisa Allasio) che i compaesani scambiano per un fantasma e che, inconsapevole, si rifugia nel letto del suo amato. Questi è Totò (Nino Manfredi), nemico giurato di don Arcangelo (Ugo D’Alessio), ex guappo e padre di Carmela, poiché gli soffia i clienti in piazzale dei Protontini ad Amalfi, dove partono i bus turistici.
Carmela è promessa a al barone Prospero, che, il giorno del matrimonio l’aspetta davanti alla Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente di Atrani, e sembra non avere molta simpatia per Totò; tuttavia è costretta a chiedergli aiuto sulla terrazza panoramica di via Giovanni Boccaccio a Ravello. Mentre Carmela tenta di “guarire” dalla sua malattia – la cura consiste nel farsi baciare dall’oggetto dei suoi desideri inconsci nei pressi del faro di Capo d'Orso a Maiori – suo padre cerca di sabotare il lavoro del giovane, inviando alcuni ex “colleghi” in piazza Duomo a Ravello per far saltare in aria il bus di Totò.
Produzioni Associate Agliani Mordini
Carmela, promessa dal padre in sposa al barone Prospero, soffre di sonnambulismo e durante la notte va a fare visita a Totò un giovane che suo padre non vede di buon occhio.