“Sono i cinque pazzi con cui ho condiviso la stanza e questa settimana della mia vita. Con loro non ho avuto possibilità di mentire, di recitare la parte del perfetto, mi hanno accolto per quello che sono, per la mia natura così simile alla loro. Quei cinque pazzi sono la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato”.
Daniele Mencarelli
Liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020, la serie Netflix Tutto chiede salvezza si sviluppa in sette episodi, uno per ciascuno dei sette giorni di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) a cui Daniele (Federico Cesari) viene sottoposto a seguito di un crollo psicotico. La serie tratta temi urgenti come il disagio mentale, il significato di “normalità”, il potere dell’amicizia e l’importanza delle relazioni.
Daniele vive a Roma, nel quartiere Garbatella, dove trovano ambientazione la casa dei genitori, il circolo dove la sua famiglia si riunisce e la chiesa nella quale dovrà portare l’ultimo saluto al suo amico Mario (Andrea Pennacchi).
Ma per sette giorni tutto il suo mondo diventa l’Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio, dove viene ricoverato. I corridoi simmetrici e le camere claustrofobiche dell’ospedale si contrappongono al panorama arioso al di fuori dell’edificio, da cui si intravede il faro e il lungomare della città. Sempre ad Anzio, nella discoteca L’Abbraccio, si tiene la festa dove Daniele ritroverà Nina e dove Nina ritroverà se stessa.
Alcune riprese si sono svolte invece ad Ostia, presso lo stabilimento balneare Kursaal, dove dal trampolino più alto Daniele e Nina si prendono per mano per tuffarsi immaginariamente nel loro futuro.
“Sono i cinque pazzi con cui ho condiviso la stanza e questa settimana della mia vita. Con loro non ho avuto possibilità di mentire, di recitare la parte del perfetto, mi hanno accolto per quello che sono, per la mia natura così simile alla loro. Quei cinque pazzi sono la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato”.
Daniele Mencarelli
Liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020, la serie Netflix Tutto chiede salvezza si sviluppa in sette episodi, uno per ciascuno dei sette giorni di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) a cui Daniele (Federico Cesari) viene sottoposto a seguito di un crollo psicotico. La serie tratta temi urgenti come il disagio mentale, il significato di “normalità”, il potere dell’amicizia e l’importanza delle relazioni.
Daniele vive a Roma, nel quartiere Garbatella, dove trovano ambientazione la casa dei genitori, il circolo dove la sua famiglia si riunisce e la chiesa nella quale dovrà portare l’ultimo saluto al suo amico Mario (Andrea Pennacchi).
Ma per sette giorni tutto il suo mondo diventa l’Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio, dove viene ricoverato. I corridoi simmetrici e le camere claustrofobiche dell’ospedale si contrappongono al panorama arioso al di fuori dell’edificio, da cui si intravede il faro e il lungomare della città. Sempre ad Anzio, nella discoteca L’Abbraccio, si tiene la festa dove Daniele ritroverà Nina e dove Nina ritroverà se stessa.
Alcune riprese si sono svolte invece ad Ostia, presso lo stabilimento balneare Kursaal, dove dal trampolino più alto Daniele e Nina si prendono per mano per tuffarsi immaginariamente nel loro futuro.
Finire per sette giorni sotto regime di TSO, vuol dire essere pazzi? È quello che si chiede Daniele, un ventenne con un eccesso di sensibilità che dopo una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico, assieme a cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune, pressato dai medici che gli vogliono frugare nel cervello, e accudito da infermieri che gli sembrano cinici e disinteressati. Ma sette giorni sono lunghi e quella che all’inizio gli sembrava una condanna pian piano si trasforma in una delle esperienze più intense e formative della sua vita.