Dopo Buongiorno, Notte, Marco Bellocchio torna sui 55 giorni di prigionia che seguirono il rapimento del segretario della Democrazia Cristiana Aldo Moro con Esterno Notte. La serie tv, che rievoca la strage di via Fani e il conseguente sequestro e omicidio dello statista avvenuto nel 1978, è stata girata principalmente nei luoghi in cui si svolsero le note vicende che tanto hanno inciso sulla storia d’Italia.
Se nel film del 2003, veniva immaginato cosa succedeva nella prigione di Moro e il punto di vista dei terroristi, ora l’intento del regista è quello di ricostruire i movimenti che si svolgevano all’esterno del covo dei rapitori. Grande dunque il lavoro di ricostruzione di alcuni spazi del centro di Roma per farli tornare come erano nel 1978: tra questi piazza Santa Maria in Trastevere dove è stato riarredato un bar, è sorta una gelateria, sono state inserite una cabina telefonica gialla del modello che fu in uso fino all’inizio degli anni Ottanta, la stazione dei taxi (all’epoca si poteva accedere in macchina alla piazza), alcuni manifesti elettorali di PCI e Lotta Continua; Quirinale e Vaticano, i luoghi cruciali per le trattative (a Palazzo Chigi di Ariccia è stato allestito l’interno del Palazzo Apostolico); via Caetani, dove il 9 maggio 1978 fu effettivamente ritrovato il corpo di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa a poche decine di metri sia da sia dalla sede storica del Partito Comunista Italiano in via delle Botteghe Oscure, che da piazza del Gesù quartier generale della Democrazia Cristiana. Per ricostruire il tragico epilogo, hanno fatto la loro comparsa volanti della Polizia d’epoca e un’ambulanza.
Altre zone di Roma sono state utilizzate per ricostruire gli avvenimenti: tra queste la strada che collega il quartiere Balduina-Monte Mario a piazzale Clodio, dove, per un maggiore realismo, sono comparse scritte sui muri che afferirebbero alla lotta operaia che scuoteva gli animi negli anni Settanta. Alcuni spazi sono invece ricostruiti negli studios di Cinecittà.
Dopo Buongiorno, Notte, Marco Bellocchio torna sui 55 giorni di prigionia che seguirono il rapimento del segretario della Democrazia Cristiana Aldo Moro con Esterno Notte. La serie tv, che rievoca la strage di via Fani e il conseguente sequestro e omicidio dello statista avvenuto nel 1978, è stata girata principalmente nei luoghi in cui si svolsero le note vicende che tanto hanno inciso sulla storia d’Italia.
Se nel film del 2003, veniva immaginato cosa succedeva nella prigione di Moro e il punto di vista dei terroristi, ora l’intento del regista è quello di ricostruire i movimenti che si svolgevano all’esterno del covo dei rapitori. Grande dunque il lavoro di ricostruzione di alcuni spazi del centro di Roma per farli tornare come erano nel 1978: tra questi piazza Santa Maria in Trastevere dove è stato riarredato un bar, è sorta una gelateria, sono state inserite una cabina telefonica gialla del modello che fu in uso fino all’inizio degli anni Ottanta, la stazione dei taxi (all’epoca si poteva accedere in macchina alla piazza), alcuni manifesti elettorali di PCI e Lotta Continua; Quirinale e Vaticano, i luoghi cruciali per le trattative (a Palazzo Chigi di Ariccia è stato allestito l’interno del Palazzo Apostolico); via Caetani, dove il 9 maggio 1978 fu effettivamente ritrovato il corpo di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa a poche decine di metri sia da sia dalla sede storica del Partito Comunista Italiano in via delle Botteghe Oscure, che da piazza del Gesù quartier generale della Democrazia Cristiana. Per ricostruire il tragico epilogo, hanno fatto la loro comparsa volanti della Polizia d’epoca e un’ambulanza.
Altre zone di Roma sono state utilizzate per ricostruire gli avvenimenti: tra queste la strada che collega il quartiere Balduina-Monte Mario a piazzale Clodio, dove, per un maggiore realismo, sono comparse scritte sui muri che afferirebbero alla lotta operaia che scuoteva gli animi negli anni Settanta. Alcuni spazi sono invece ricostruiti negli studios di Cinecittà.
Nel 1978 l’Italia è dilaniata da una guerra civile tra le Brigate Rosse e lo Stato. Nel giorno dell'insediamento di un nuovo governo che vede alleati per la prima volta il Partito Comunista (PCI) e la Democrazia Cristiana (DC), viene rapito Aldo Moro, il Presidente della DC e principale fautore di questo accordo. La sua prigionia durerà 55 giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti.