Ambientato in Campania, tra Mondragone e Castel Volturno, in un Sud Italia sospeso tra dolore e speranza, Nero si avvale della direzione della fotografia di Daniele Ciprì, della scenografia di Luigi Ferrigno.
“Le periferie delle periferie – dice Giovanni Esposito - sono un continente a parte dove convivono tutti i continenti, dove le regole naturali sono spesso riscritte. In questi non-luoghi, il rispetto dei confini è individuale e il concetto di individualità è un Dio da rispettare, costi quel che costi. Qui la sola democrazia è l’individuo. Nero, il protagonista del film, si sente un immigrato in questo continente di immigrati, ma con l’atteggiamento del colonialista, di chi è perennemente in credito. Non è nero per niente, in verità, solo che in mezzo a questa comunità in prevalenza africana ci è cresciuto, adattandosi a un luogo che raccoglie gli scarti della società, abbandonati ai margini per non dar fastidio alle persone perbene, dove irrompe l’invadente bellezza del mare divorata dagli uomini”.
Ambientato in Campania, tra Mondragone e Castel Volturno, in un Sud Italia sospeso tra dolore e speranza, Nero si avvale della direzione della fotografia di Daniele Ciprì, della scenografia di Luigi Ferrigno.
“Le periferie delle periferie – dice Giovanni Esposito - sono un continente a parte dove convivono tutti i continenti, dove le regole naturali sono spesso riscritte. In questi non-luoghi, il rispetto dei confini è individuale e il concetto di individualità è un Dio da rispettare, costi quel che costi. Qui la sola democrazia è l’individuo. Nero, il protagonista del film, si sente un immigrato in questo continente di immigrati, ma con l’atteggiamento del colonialista, di chi è perennemente in credito. Non è nero per niente, in verità, solo che in mezzo a questa comunità in prevalenza africana ci è cresciuto, adattandosi a un luogo che raccoglie gli scarti della società, abbandonati ai margini per non dar fastidio alle persone perbene, dove irrompe l’invadente bellezza del mare divorata dagli uomini”.
Bartlebyfilm, Run Film, Pepito Produzioni, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Film Commission Regione Campania
Nero (Giovanni Esposito) è un piccolo criminale di mezza età che vive di espedienti per prendersi cura della sorella Imma (Susy Del Giudice), affetta da una grave disabilità. Durante una rapina finita male, Nero scopre di avere un potere misterioso: può guarire le persone, ma ogni volta perde uno dei suoi cinque sensi.