ePrivacy and GPDR Cookie Consent management by TermsFeed Privacy Generator A tutto gas | Italy for Movies

A tutto gas

Chi più di un italiano può dire di amare le belle auto veloci? Le automobili di lusso più popolari al mondo sono nate nel nostro paese. Non è quindi strano che qui si girino pellicole che abbiano gli inseguimenti come punto di forza. La velocità è da sempre amata dal cinema: le macchine potenti sono sinonimo di libertà e aiutano anche a conquistare i cuori delle donne che non chiedono per forza di avere al volante un campione di Formula 1. L’importante è vivere una storia oltre i limiti.

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Le location

Lago di Fedaia – Canazei
Regione: Trentino Tipologia: Diga Territorio: lago, montagna
Matera
Regione: Basilicata Tipologia: Città Territorio: città
Passo Sella
Regione: Alto Adige Tipologia: Montagne Territorio: montagna
Piazza San Marco – Venezia
Regione: Veneto Tipologia: Piazza Territorio: centro storico, mare
Pisticci
Regione: Basilicata Tipologia: Paese Territorio: borgo, centro storico, cittadina, mare, paese
Quartiere EUR – Roma
Regione: Lazio Tipologia: Abbazia Territorio: città, periferia
Torino
Regione: Piemonte Tipologia: Città Territorio: città, collina

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Lago di Fedaia – Canazei

Se Arsenio Lupin guida una mini morris

Nel 1969 esce nei cinema Un colpo all’italiana. La sceneggiatura prevedeva Milano come teatro della vicenda, ma quando la produzione britannica scoprì che Torino era dotata di uno dei primi centri europei di controllo computerizzato del traffico, il copione fu cambiato. Un gruppo di ladri inglesi arriva quindi a Torino per organizzare una rapina a un convoglio che parte dall'Aeroporto di Torino-Caselle fino al centro città. Il colpo viene architettato proprio sabotando il sistema computerizzato di controllo dei semafori che regolano il traffico. Ben 34 anni dopo, nel remake dal titolo The Italian Jobun gruppo di rapinatori statunitensi, incontratisi a Piazza San Marco, mettono a punto un piano per rubare una cassaforte contenente dei lingotti d'oro da un palazzo di Veneziariuscendo a svuotarla sott'acqua. Giunti sulle Alpi, i ladri finiscono vittime di un agguato: i lingotti vengono rubati e loro fatti precipitare in un lago ghiacciato: il lago è quello di Fedaia, sulle Dolomiti nel comune trentino di Canazei, ai piedi della Marmolada, ma sono visibili anche il Passo Sella e la Val Gardena.



 
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Sassi di Matera

Veloce come Accorsi

Ci spostiamo nel cuore dell’Italia che batte per i motori, Imola. Qui è ambientato Veloce come il vento, film del 2016 di Matteo Rovere che racconta una delicata storia di famiglia e automobilismo. La città offre il meglio di sé durante l’inseguimento adrenalinico nel centro storico che attraversa, tra gli altri, il cuore della città, Piazza Matteotti. Le scene delle corse, oltre che all’autodromo di Imola, sono state girate in altri storici circuiti, a Vallelunga, nel comune di Campagnano di Roma, al Mugello, vicino Firenze, e a Monza, uno degli autodromi più antichi al mondo, sede storica del Gran Premio d’Italia, dove si concentrano le scene di gara e lungo il paddock. La corsa clandestina, con cui Loris, a bordo della Peugeot 205 Turbo di famiglia, cercherà il riscatto per sé e per i propri fratelli, si svolge nella splendida cornice di Matera: partendo dalla pista Mattei dell’Aeroporto di Basilicata, a Pisticci, si percorre la strada che sale sui calanchi e si conclude tra i celebri Sassi simbolo della città patrimonio Unesco proclamata Capitale Europea della Cultura 2019.



 
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Piazza Marconi – Quartiere EUR di Roma

Gioventù bruciata all’ombra del Colosseo

Nel film Velocità massima, di Daniele Vicari (2002), Claudio è un diciassettenne aspirante meccanico, che inizia a lavorare nell'officina di Stefano dimostrando subito il suo talento. Una notta Stefano decide di portarlo alle corse clandestine dove auto truccate si sfidano tra loro per aggiudicarsi i migliaia di euro racimolati con le scommesse. Teatro delle gare è Piazza Guglielmo Marconi a Roma, dove troneggia l’Obelisco del quartiere Eur, monumento di 45 metri che rappresenta le imprese del celebre scienziato con pannelli in bassorilievo. L’Obelisco fa da punto di incontro per gli appassionati di motori che gareggiano o assistono alle corse, mentre su uno dei lati della piazza, un colonnato funge da via alla corsa tra Stefano e il suo acerrimo rivale, Fischio, in una scena che cambia la vita di Claudio e ricorda molto le gare in Gioventù bruciata.



 
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