Gaeta (LT) sorge sul promontorio di Monte Orlando, estrema propaggine dei Monti Aurunci, nell'omonimo golfo sul Mar Tirreno, a circa 90km da Napoli e 120km da Roma. Il suo nome, in base alle diverse tradizioni, deriverebbe da Caieta, la nutrice di Enea secondo la narrazione di Virgilio (Eneide, VII); da Eeta, padre di Medea; da kaiétas ovvero cavità, caverne della costa, secondo Strabone.
In età romana ospitava ville imperiali e nobiliari; in età medievale fu dapprima possedimento dell'Impero d'Oriente, poi salvata dai Saraceni, grazie alle flotte di Napoli e Amalfi (846); e quindi ricadde sotto il dominio di Federico II, Carlo I d'Angiò e Ladislao di Durazzo, tra XIII e XIV secolo. Dal Quattrocento, con gli aragonesi, passò alla corona spagnola, sotto la quale Gaeta rimase anche durante gli Asburgo e i Borbone, fino al XIX secolo. Dal suo porto, il 24 giugno 1571, salparono le navi guidate da Marcantonio Colonna per la celebre battaglia di Lepanto contro gli Ottomani.
Tra le emergenze storico-architettoniche della città si segnalano la Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano, di origine medievale, restaurata in stile neoclassico nel XVIII secolo, ma che conserva ancora il campanile originario del XII secolo e il bellissimo cero pasquale di XIII secolo con Storie di Cristo e di Sant'Erasmo; la duecentesca Chiesa di San Francesco; la trecentesca Chiesa della Santissima Annunziata; e il gioiello della piccola Chiesa di San Giovanni a Mare, risalente al X secolo, caratterizzata dalla bellissima cupola in stile arabo.
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