Il complesso archeologico del pozzo della Cava si trova nel cuore del quartiere medievale di Orvieto. È costituito da nove grotte che si snodano sotto le case e le vie della parte più antica della città, di fronte al piccolo Santuario della Madonna della Cava.
L’accesso al pozzo avviene attraverso un porticato di una casa medievale e il primo ambiente è la fornace, un locale interamente in tufo con volta a botte. Nella parete di fondo, scavata nel tufo, si trovano i resti di un grande forno medievale per la cottura della ceramica.
Al primo piano sotterraneo si trova la grotta dei Butti, una piccola cantina pavimentata a pianelle in cotto, comunicante con una stanzetta etrusca scavata nel tufo, nata come tomba e poi riadattata nel Medioevo come “butto” delle fornaci di ceramica sovrastanti.
Al secondo piano sotterraneo è collocata la stanza più piccola e più profonda. La parete di fondo affaccia sul pozzo della Cava, un gigantesco foro nel tufo di 4m di diametro e 36m di profondità. La struttura è costituita da due parti accorpate: il grande pozzo cilindrico rinascimentale e un pozzetto rettangolare etrusco ancora utilizzabile come scala per scendere e risalire.
La sala-museo al pianterreno è la più moderna dell’intero complesso e presenta, al centro, il pilastro di una casa-torre medievale e, in un angolo, i resti di un forno cinquecentesco.
Le ultime due grotte, le più maestose, presentano numerosi ritrovamenti, come i resti di alcune sepolture rupestri arcaiche e di un pozzo e di un cunicolo etruschi.