A Grezzana, distante pochi chilometri da Verona, in posizione dominante sulla Valpantena, si staglia Villa Allegri Arvedi. Costruita nel 1437 come palazzo-fortezza dei Dal Verme, la proprietà passò nel 1656 alla famiglia Allegri, che diede incarico all’architetto Giovanni Battista Bianchi di progettare l’ampliamento e la ristrutturazione dell’antica magione.
La dimora può vantare ampi saloni, tra cui la sala dei Titani, affrescata da Ludovico Dorigny con imponenti figure in chiave mitologica: si vedono Perseo e Medusa, la lotta tra Centauri e Lapiti, i titani che sorreggono i segni zodiacali. Il salone ha una lunghezza di 20m, una larghezza di 9m e un’altezza di 12m. La luminosa sala dei Cesari con i sui 185 m2 si affaccia da un lato sull’iconico giardino all’italiana e dall’altro sul cortile interno dove si trova una piccola chiesa barocca.
La villa dispone anche di una sala convegni, una veranda e del già citato giardino all’italiana. Il giardino, delimitato da un basso muro, si colloca su un terrazzamento sul fronte della villa ed è aperto ad est sul viale d’ingresso e sulla campagna, mentre a nord, a protezione dei venti freddi, è chiuso da un muro alto. Il maestoso viale che conduce alla villa è delimitato da cespugli di bosso secolare, potati in forme geometriche ben definite. Al centro si colloca una fontana e da essa si dirama il disegno articolato di bassissime siepi di bosso.
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