Il Castello di Formigine (MO), edificato dal Comune di Modena nel 1201 a seguito di una sconfitta da parte delle truppe del rivale Comune di Reggio Emilia, è il cuore del territorio formiginese, simbolo della comunità e principale luogo della memoria collettiva.
Dove è presente oggi la maestosa rocca, nel X secolo si trovava una piccola pieve, forse dedicata a San Bartolomeo. Nel 1201 i modenesi subirono una sconfitta dalle truppe reggiane e decisero di fortificare la zona. Dalla metà del XIV secolo, le strutture difensive vennero ridimensionate e il borgo fu trasferito all'esterno della fortezza. Con l'arrivo dei Pio, signori di Carpi, dal 1405 il castello assunse l'impianto che conserva ancora oggi: accanto al nucleo più antico, detto rocchetta, venne costruito il palazzo marchionale, residenza signorile.
Nel 1599 il castello passò alla famiglia d'Este, che lo diede in feudo nel 1648 ai Calcagnini. Durante la seconda guerra mondiale Formigine e la sua rocca furono duramente colpite dai bombardamenti aerei. Nell'immediato dopoguerra, l'Amministrazione comunale acquisì l'intero complesso per recuperarlo e adattarlo a residenza municipale. Dopo circa 50 anni gli uffici comunali vennero trasferiti per permettere un importante restauro.
Nella parte più antica del castello è ospitato il museo e centro di documentazione: un viaggio nel tempo che inizia nel X secolo e arriva fino ai giorni nostri che racconta luoghi, persone e cose del passato con un linguaggio contemporaneo.
Il castello è circondato da un parco di oltre 4.000 m2, dove le antiche torri fungono da scenografico fondale. Un punto d'osservazione collegato alla rocchetta permette di vedere un'area archeologica che conserva i resti dell'antica pieve dedicata a San Bartolomeo, dell'annesso campanile e di alcune sepolture, il nucleo più antico dell'abitato rurale, risalente al X secolo.
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