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‘Dracula – L’amore perduto’, anche Firenze nel film di Luc Besson

24-10-2025 Vania Amitrano Tempo di lettura: 3 minuti

Sarà presentato alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public l’atteso Dracula di Luc Besson. Tratto dal celebre omonimo romanzo di Bram Stoker del 1897, già soggetto dello straordinario film di Francis Ford Coppola del 1992, il regista e sceneggiatore francese trasportata l’intramontabile fascino della storia d'amore eterno e condannato di Dracula dalla Londra della rivoluzione industriale alla Belle Époque parigina di fine Ottocento, ma c’è anche un pizzico di Firenze nel film.

Caleb Landry Jones (Nitram, 2021), il cui sguardo enigmatico era stato portato alla ribalta dallo stesso Besson con Dogman (2023), è il principe Vladimir, che, perduta l’amata moglie nella Transilvania del XV secolo, rinnega Dio e si trasforma in Dracula, vampiro immortale costretto a nutrirsi del sangue degli esseri umani per sempre ossessionato dal suo amore per Elisabetta. Nella Parigi di fine Ottocento Zoë Bleu interpreta Mina, incarnazione dell’Elisabetta eternamente innamorata di Vladimir attraverso i secoli, mentre Matilda De Angelis è la sua amica Maria, con Christoph Waltz nei panni dell’ambiguo prete cacciatore di vampiri che ricorda il Van Helsing di Stoker.

Attento alla ricostruzione dettagliata degli ambienti dell’epoca, Besson restituisce sullo schermo scenari suggestivi e riccamente curati per i quali si è affidato, tra gli altri, anche ad un’azienda di effetti visivi, la Rodeo FX (premiata agli Oscar nel 2008 per La bussola d’oro), che in postproduzione ha realizzato la correzione e l’adattamento di molte delle scene di Dracula.

Per Dracula – L’amore perduto, Rodeo FX ha realizzato un'ampia gamma di effetti visivi che si sono integrati perfettamente nell'atmosfera gotica e romantica del film. Il nostro lavoro ha spaziato da lievi miglioramenti a grandi ambienti digitali, scavando più a fondo nel mondo del nostro collaboratore di lunga data Luc Besson, 10 anni dopo Lucy”, dichiara l’azienda.

Per Dracula i tecnici della azienda hanno compiuto un complesso lavoro in VFX di cancellazione digitale, di rimozione di anacronismi e di modifica dei paesaggi adattandoli alle epoche del film per restituire autenticità al racconto.

Tra le sequenze più impegnative del film c'è stata la ricostruzione di Ponte Vecchio, storico ponte sul fiume Arno a Firenze, interamente ricreato in computer grafica utilizzando riferimenti fotografici. “L'ambiente ha preso vita in una spettacolare carrellata di 26 secondi che ha combinato un lavoro digitale dettagliato e una composizione impeccabile. Per preservare l'illusione, i nostri artisti hanno anche eseguito una pulizia meticolosa, rimuovendo i riflessi della troupe dalla fotografia originale”, spiega la Rodeo FX.

La sequenza parte da una inquadratura area sull’Arno che stringe sempre più su una delle vetrate dei locali che affacciano su Ponte Vecchio, fino a far entrare l’immagine direttamente all’interno della stanza dove Dracula cerca e attende la sua amata Mina.

Il risultato è un film in cui storia, romanticismo e fantasia coesistono perfettamente sullo schermo, supportati da effetti visivi che rimangono allo stesso tempo sorprendenti e invisibili”, assicura l’azienda.

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