Dopo Un mondo a parte ambientato in un remoto paesino nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, il regista Riccardo Milani torna sul grande schermo con un’altra storia fortemente legata al territorio, questa volta ambientata nel sud della Sardegna nella provincia del Sulcis Iglesiente. La vita va così, presentato alla 20ª Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public e in sala dal 23 ottobre, racconta la storia di un anziano pastore sardo che abita con le sue mucche l’incantevole spiaggia di Tuerredda, un angolo incontaminato della costa in cui una sabbia bianchissima incornicia un mare cristallino.
Il film, ispirato ad una storia vera, scritto dallo stesso Milani con Michele Astori e interpretato da Virginia Raffaele, Aldo Baglio e Diego Abatantuono con la partecipazione di Geppi Cucciari, parte alla soglia del nuovo millennio e percorre un arco narrativo di più di un decennio in cui un potente gruppo immobiliare tenta con ogni mezzo di costringere Efisio Mulas (Ignazio Giuseppe Loi), pastore solitario e silenzioso custode di un tempo e di una tradizione antiche, a vendere la sua casa per costruirne un resort di lusso.
Virginia Raffaele interpreta la figlia di Mulas, sempre più pressata dall’ingegnere capocantiere inviato dal gruppo immobiliare, impersonato da Aldo Baglio, e dalla comunità del piccolo paese che sogna nuovi posti di lavoro. Diego Abatantuono è invece il ricco imprenditore milanese che, per realizzare il proprio scopo, da lontano cerca di manovrare in tutti i modi l’incrollabile Mulas, più determinato di lui a difendere a qualsiasi costo non solo la propria casa ma quanto essa rappresenta in termini di identità e storia di una terra.
“La Sardegna – spiega Milani - è una terra per cui ho rispetto e riconoscenza. Il senso di appartenenza è forte e la sua storia è segnata spesso dalla resistenza all’arroganza. Una terra dove la natura è potente e dove tutti sanno almeno due lingue, il Sardo e l’italiano, che è spesso l’italiano più gentile possibile. Una terra da cui arrivano ancora segnali di resistenza etica e umana”.
Riccardo Milani racconta la genesi di questo film in una località tanto particolare: “Dieci anni fa ho conosciuto questa storia, la leggevo sui giornali. Ho la fortuna di frequentare quella porzione del sud della Sardegna, quel territorio lì, e ho visitato i posti e la spiaggia di Tuerredda. La vita va così vuole essere non solo la storia di un uomo che ha avuto il coraggio di dire di no. È anche la storia, ispirata ad una vicenda reale, di una Comunità del nostro Paese stretta tra la necessità del lavoro e il rispetto del territorio, due cose che non riescono mai ad andare d'accordo, a trovare un punto di incontro. Lo sforzo che ho fatto con Michele Astoria è stato proprio quello di cercare di raccontare questa vicenda da più punti di vista”.
Tra questi due mondi che sembrano inconciliabili si muovono i personaggi de La vita va così, via via sempre più divisi, sulla scia dell’incrollabile fermezza di un anziano pastore, tra le sirene del cambiamento e l’appartenenza alla propria terra, tra chi sogna nuove opportunità di lavoro e chi teme di perdere per sempre la propria identità.
Michele Astori, ormai alla sua terza collaborazione alla scrittura con Riccardo Milani, spiega: “C'è una cosa che mi piace dire del lavoro con Riccardo, un aspetto molto importante dei film che fa e che facciamo: il fatto che lui porta a fare anche un viaggio un po' antropologico dentro i territori. In Un mondo a parte eravamo in Abruzzo, in questo caso siamo in Sardegna, ma c’è sempre l'idea di raccontare dei pezzi d'Italia se non proprio dimenticati, un po’ sicuramente nascosti, che hanno una dimensione che va oltre i luoghi abituali per scoprire altri territori dal forte valore anche simbolico. Qui il richiamo simbolico importante è al tempo che stiamo vivendo in cui il tema della terra è legato alla difesa di un’identità, di una cultura e questo è un aspetto antropologico importante. C'è un messaggio economico e politico nel film, ma dentro c'è anche un aspetto culturale, di difesa di qualcosa che si sta perdendo e la terra è un tema centrale”.