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‘La preside’, Caivano come periferia universale nella serie con Luisa Ranieri

21-10-2025 Vania Amitrano Tempo di lettura: 3 minuti

Nata dalla spinta della stessa sua interprete protagonista Luisa Ranieri, rimasta fortemente ispirata dalla figura di Eugenia Carfora, dirigente scolastica di Caivano che è riuscita a riqualificare una scuola di periferia, La preside diretta da Luca Miniero è la nuova serie presentata alla 20ª Festa del Cinema di Roma e prossimante in onda su Rai 1, che propone un racconto di quotidiano eroismo di periferia dal sapore universale.

La preside è la storia di Eugenia Liguori (Luisa Ranieri), che accetta l’incarico di diventare dirigente scolastica dell’Istituto Anna Maria Ortese (NA), una sfida rifiutata da tutti i suoi colleghi perché la scuola è situata in una delle zone più degradate della periferia di Napoli, Caivano. Ma Eugenia ha la voglia, l’entusiasmo, la forza e il coraggio di mettersi in gioco perché il suo principale obiettivo è offrire soprattutto ai ragazzi delle zone più difficili un’altra possibilità, una prospettiva diversa da quella angusta e deprimente di un quartiere corrotto dalla criminalità.

La serie, prodotta da Bibi Film TV e Zocotoco in collaborazione con Rai Fiction e con la partecipazione di Netflix, ha visto il coinvolgimento di Luca Zingaretti anche come autore insieme a Cristiana Farina e Maurizio Careddu. I tre sceneggiatori insieme a Luisa Ranieri si sono recati spesso a Caivano e hanno avuto modo non solo di conoscere il territorio e le sue problematiche, ma anche di osservare in prima persona il lavoro ostinato e appassionato di Eugenia Carfora, che attraverso la riqualificazione di una scuola ha potuto lasciare un segno di speranza e di miglioramento sull’intero quartiere.

Tuttavia, era nelle intenzioni di tutti riuscire a dare a questa storia un respiro universale, perché fosse da esempio di buona pratica, scolastica e umana, per qualsiasi realtà degradata di periferia.

Abbiamo scelto di rappresentare una periferia anche simbolica, non ci interessava raccontare veramente Caivano – spiega il regista Luca Miniero - Volevamo raccontare un posto che fosse cinematografico e che riuscisse a contenere la nostra storia, più che la sola realtà di Caivano”.

La preside non è stata girata a Caivano, infatti, ma a Napoli Est, nei pressi di San Giovanni a Teduccio, dove si trovano i famosi e bellissimi murales” di Jorit, che compaiono molto spesso nella serie.

Abbiamo cercato di trasmettere il senso di un quartiere prigione che anche attraverso l'azione riformatrice di questa preside riesce a cambiare – commenta ancora Miniero - Ovviamente i problemi di queste periferie restano, ma l’influenza della scuola è stata molto forte. È stato molto interessante anche confrontarci con la gente del posto, siamo un po' diventati parte di questo quartiere periferico che ci ha ospitati per diverse settimane. Attraverso le comparse siamo riusciti poi a restituire la storia delle persone, anche se non erano quelle di Caivano, con uno sguardo molto realistico”.

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