La trama di Milarepa di Louis Nero si dipana su un’isola del Mediterraneo in un mondo post-apocalittico, dove la natura ha sopraffatto la tecnologia. In questa ambientazione rurale “nuragica” – la Sardegna, con i suoi paesaggi senza tempo – la giovane Mila (Isabelle Allen) conduce un’esistenza pacifica e semplice nella casa di famiglia. Vive con i suoi genitori e la sorellina Peta. Suo padre Sherab (Bruno Bilotta) è molto affezionato alle figlie, in particolare a Mila. La loro vita viene sconvolta dalla morte improvvisa dell’uomo. Il crudele fratello e la sorella del padre privano la famiglia dell’eredità. Spinta da un forte desiderio di vendetta, Mila viene persuasa dalla madre, Daka (Iazua Larios), a intraprendere un lungo viaggio per apprendere le Arti Magiche, riservate esclusivamente agli uomini.
Con i capelli tagliati e le sembianze di un ragazzo, Mila per il pericoloso viaggio che la condurrà alla presenza di Yungutun (Hal Yamanouchi). Siamo in realtà in alcuni luoghi millenari nei dintorni di Cagliari: nella necropoli del Parco di Tuvixeddu; presso la cripta di Santa Restituita, un ipogeo situato sotto l’omonima chiesa del XVII secolo; nell’orto botanico, dove una parte importante dell’addestramento di Mila ha coinvolto la cisterna scavata nella roccia, parte del ramo terminale di un acquedotto del 140 d.C., un ficus, la grotta Gennari.
Le dune di Porto Pino, nel territorio di Teulada, sono il luogo ideale per un’ambientazione nel deserto: è qui che viene assassinato il padre di Mila.
Nel territorio di Domusnovas (Sud Sardegna) si trova la grotta di San Giovanni, dove Mila si trova con Zimoty (Michael Ronda). Il pozzo di Santa Cristina all’interno dell’omonimo del parco archeologico natutalistico a Paulilatino (Oristano) è nella finzione scenica un pozzo sacro, dove Mila si lava con l’acqua che scende dal soffitto. Nel parco si trova anche il Villaggio Cristiano, che nella finzione rappresenta il villaggio della famiglia di Mila.
La casa dove Mila vive con la sua famiglia è stata ricostruita a Torralba (Sassari), dove si è girato anche presso il nuraghe Santu Antine, luogo in cui si troverebbe l’abitazione di Marpa (Harvey Keitel). La provincia di Sassari è stata coinvolta anche nel territorio di Ittireddu e presso il lago di Bidighinzu.
Altro luogo delle riprese è la miniera di Montevecchio, tra Guspini e Arbus, nella provincia del Sud Sardegna.
La trama di Milarepa di Louis Nero si dipana su un’isola del Mediterraneo in un mondo post-apocalittico, dove la natura ha sopraffatto la tecnologia. In questa ambientazione rurale “nuragica” – la Sardegna, con i suoi paesaggi senza tempo – la giovane Mila (Isabelle Allen) conduce un’esistenza pacifica e semplice nella casa di famiglia. Vive con i suoi genitori e la sorellina Peta. Suo padre Sherab (Bruno Bilotta) è molto affezionato alle figlie, in particolare a Mila. La loro vita viene sconvolta dalla morte improvvisa dell’uomo. Il crudele fratello e la sorella del padre privano la famiglia dell’eredità. Spinta da un forte desiderio di vendetta, Mila viene persuasa dalla madre, Daka (Iazua Larios), a intraprendere un lungo viaggio per apprendere le Arti Magiche, riservate esclusivamente agli uomini.
Con i capelli tagliati e le sembianze di un ragazzo, Mila per il pericoloso viaggio che la condurrà alla presenza di Yungutun (Hal Yamanouchi). Siamo in realtà in alcuni luoghi millenari nei dintorni di Cagliari: nella necropoli del Parco di Tuvixeddu; presso la cripta di Santa Restituita, un ipogeo situato sotto l’omonima chiesa del XVII secolo; nell’orto botanico, dove una parte importante dell’addestramento di Mila ha coinvolto la cisterna scavata nella roccia, parte del ramo terminale di un acquedotto del 140 d.C., un ficus, la grotta Gennari.
Le dune di Porto Pino, nel territorio di Teulada, sono il luogo ideale per un’ambientazione nel deserto: è qui che viene assassinato il padre di Mila.
Nel territorio di Domusnovas (Sud Sardegna) si trova la grotta di San Giovanni, dove Mila si trova con Zimoty (Michael Ronda). Il pozzo di Santa Cristina all’interno dell’omonimo del parco archeologico natutalistico a Paulilatino (Oristano) è nella finzione scenica un pozzo sacro, dove Mila si lava con l’acqua che scende dal soffitto. Nel parco si trova anche il Villaggio Cristiano, che nella finzione rappresenta il villaggio della famiglia di Mila.
La casa dove Mila vive con la sua famiglia è stata ricostruita a Torralba (Sassari), dove si è girato anche presso il nuraghe Santu Antine, luogo in cui si troverebbe l’abitazione di Marpa (Harvey Keitel). La provincia di Sassari è stata coinvolta anche nel territorio di Ittireddu e presso il lago di Bidighinzu.
Altro luogo delle riprese è la miniera di Montevecchio, tra Guspini e Arbus, nella provincia del Sud Sardegna.
Louis Nero Film
Un mondo post-apocalittico. La natura ha sopraffatto la tecnologia. Mila, una dodicenne, è devastata dall’uccisione di suo padre. Spinta da sua madre, ottiene la sua vendetta imparando a padroneggiare il potere segreto della natura. Così, Mila inizia un viaggio per redimersi dalle malvagità che ha commesso.