Dove è stato girato 'The Iris Affair'

Una misteriosa tecnologia che potrebbe distruggere il mondo, una donna geniale in grado di risolvere l’enigma e una cospirazione internazionale che le dà la caccia. The Iris Affair è la serie Sky original in 8 episodi che ha come protagonista una donna tanto geniale quando enigmatica, Iris Nixon (Niamh Algar). Risolti alcuni complessi enigmi online, viene condotta in una piazza di Firenze dove incontra il carismatico imprenditore Cameron Beck (Tom Hollander), che la invita a lavorare per lui per sbloccare una potentissima tecnologia top-secret. Incuriosita, la ragazza accetta. Ma quando Iris scopre il suo pericoloso potenziale, ruba il diario contenente la sequenza di attivazione del dispositivo e scompare.

Quello che segue è un inseguimento senza sosta da una remota baita in Sardegna fino alle affollate strade di Roma, mentre Cameron corre alla ricerca di Iris in un gioco ad alta posta in cui fidarsi è pericoloso, e fallire potrebbe portare a conseguenze catastrofiche.

Le riprese si sono svolte durante l'estate 2024 a partire dalla Sardegna con il supporto della Sardegna Film Commission e una spesa sul territorio stimata in 500mila euro a settimana. Sono iniziate il 20 maggio a Cagliari, nel quartiere Castello, toccando via Canelles, strada stretta e sinuosa che attraversa l'antico quartiere cagliaritano in tutta la sua lunghezza e dove, nella finzione scenica, si trova l'appartamento 7, uno dei nascondigli di Iris. A pochi chilometri dal centro del capoluogo si trova la spiaggia di Calamosca, dove la donna ruba la borsa di una turista in spiaggia per impossessarsi di un cellulare.

Troupe e cast si sono poi spostati ad Alghero tra le strade tortuose sulla scogliera di capo Caccia; presso la pineta di Mugoni e la baia delle Ninfe, dove è stato ricostruito il cottage di Iris; in località La Frana, spettacolare spiaggia di sabbia e scogliera dove Cameron Beck arriva in volo in elicottero.

Parte delle riprese ha toccato alcuni punti di Roma. Gli esterni di Villa Polissena, via Mafalda di Savoia nel parco di Villa Ada, sono visibili nella scena in cui Nico (Maya Sansa) porta a casa Joy (Meréana Tomlinson). La biblioteca Angelica, dove Alfie (Sacha Dhawan) chiede il secondo libro della poetica di Aristotele che si rivela vuoto all'interno e contenente il diario di Jensen (Kristofer Hivju); gli esterni della biblioteca, dove Iris saluta Alfie, sono in realtà a piazza Mattei a poche centinaia di metri. Il colle di Monte Ciocci, nella zona di Monte Mario, è uno dei punti panoramici più suggestivi della città, dove Meski (Angela Bruce) fa volare un drone. Presso l'acquedotto Claudio viene filmata la sequenza di una fermata di un autobus di campagna. La scena in cui Alfie intervista Joy e questi ruba lo zaino di Iris è girata presso l'Aquapiper, un tempo parco acquatico tra i più grandi d'Italia che si trova nel comune di Guidonia Montecelio. La tenuta di Procoio Vecchio è, nella serie, un villaggio fantasma visibile nella scena dell'attacco della squadra di Bruni (Marco Leonardi) con Iris che tenta di scappare, mentre la scena della fattoria abbandonata è girata presso le ex cantine sociali e il Corviale è la base di Freddo. Presso il bunker di Soratte a Sant'Oreste (Roma), tra corridoi, tunnel, camera di sicurezza e laboratori, si troverebbero gli interni di Caliburn. Tra gli altri luoghi visibili nella Capitale la fontana dell’Acqua Paola (conosciuta come il "fontanone" del Gianicolo) e il Circo Massimo.

Alcuni set sono stati ricostruiti principalmente in studio a Cinecittà: tra questi alcuni ambienti di Caliburn (la suite di Jensen, la stanza di Joy, la stanza di Cameron, “Charlie Big Potatoes”, l'atrio, la sala di controllo), l'appartamento di Alfie, gli interni dell'appartamento 7 (i cui esterni sarebbero in Sardegna), le scale.

Firenze fa la sua comparsa con piazza Santa Croce, location del primo incontro tra Cameron e Iris dopo che lei ha risolto un enigma.

Il set ha infine toccato per pochi giorni, nell'agosto 2024, anche Campo Imperatore, presso l'osservatorio astronomico, la cui facciata è stata temporaneamente coperta da una struttura in legno e alcuni tratti della s.s. 17 bis del comune dell'Aquila. Per le riprese abruzzesi la produzione si è avvalsa anche dell'utilizzo di droni.