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'Sciatunostro' storia di chi parte e di chi resta su un'isola del Mediterraneo

20-10-2025 Monica Sardelli Tempo di lettura: 3 minuti

In una piccola isola nel cuore del Mediterraneo, Ettore e Giovannino, due amici inseparabili di undici e sette anni, si preparano a vivere l'ultima estate insieme, un tempo che sembra non finire mai, fatto di esplorazioni, scoperte, immersioni in un'acqua cristallina. Mentre l'immancabile presenza dei turisti viene percepita come un'invasione a turbare la quiete dell'isola e la musica del presente si alterna a quella del passato, la partenza, ormai prossima, di Ettore, rimane un retropensiero. Il ragazzo, costretto a trasferirsi sulla terraferma per proseguire gli studi, lascia sull'isola un vuoto che Giovannino dovrà colmare.

Nel silenzio del faro, lontano da occhi indiscreti, Pino, un anziano video amatore, conserva un archivio e una videocamera e mentre scorrono le immagini nostalgiche e le musiche del passato, rigorosamente divise per anno e per stagione, il tempo si fa memoria condivisa, e il soffio dell’isola – sciatu – diventa il respiro di un’intera comunità.

Passa il tempo e Giovannino riempie l’attesa del ritorno di Ettore con Pino e la sua videocamera, apprendendone la tecnica e aiutandolo a mantenere la memoria del luogo anche quando il clamore dell’estate lascia spazio al vento, pioggia e mareggiate dell’inverno, mentre la natura si riprende i suoi spazi.

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025, Concorso Progressive Cinema, Sciatunostro, quarto lungometraggio di Leandro Picarella, è la storia di chi va incontro alla vita e di chi la celebra conservandone la memoria.

"È un film che affronta temi come il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, l'isolamento, l'esperienza del distacco, la nostalgia. Ma vero protagonista è il tempo. Un tempo che cambia, che si rigenera e segue dinamiche proprie, ma anche un tempo che può essere conservato dentro un hard disk da due terabyte. Questo film nasce da un desiderio essenziale: restituire voce e respiro a una memoria collettiva che rischia di sbiadire e tentare di raccontare un sentimento, quello che si prova la prima volta in cui si ha a che fare con il distacco da qualcuno o qualcosa. L’isola di Linosa, nelle Pelagie, non è solo uno sfondo in cui questo accade: è un corpo vivo, che respira insieme ai suoi abitanti. È terra, mare, silenzio e vento; è sguardo d’infanzia, ma anche eco di chi è passato prima".

Prodotto da Qoomoon, Albedo Productions, WellSee, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, il film ha nel cast Giovanni Cardamone, Ettore Pesaresi, Pino Sorrentino, Teresa Randazzo.

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