La Riserva naturale del Monte Soratte a poche decine di chilometri a nord di Roma, comprende l'isolato rilievo del Monte Soratte. Nonostante la cima più alta raggiunga solo 691m, dalla sommità del monte si può ammirare un panorama che spazia dal Monte Terminillo al Monte Amiata, fino al Lago di Bracciano e il Mar Tirreno. La natura carsica del rilievo è testimoniata dai meri, gigantesche voragini a lungo credute la porta per il regno degli Inferi, che si aprono nella roccia all'improvviso in mezzo ad un bosco popolato da una ricca flora e fauna. Tra le cavità prodotte dai fenomeni carsici, la Grotta di Santa Lucia conferisce valore alla Riserva.
A testimonianza della vocazione religiosa del sito, conosciuto sin dall’antichità come la "Montagna Sacra", nella riserva sono presenti diversi eremi: San Silvestro, costruito nel VI secolo sui resti di un tempio di Apollo, e Sant'Antonio, Santa Lucia, San Sebastiano e Santa Romana, che pur versando in condizioni di abbandono, presentano notevoli caratteri tipici dell'architettura eremitica rupestre.
Data la vicinanza con la Capitale, nel 1937 venne avviata all'interno della montagna la realizzazione di numerose gallerie, che sarebbero dovute servire da rifugio antiaereo per le alte cariche dell'Esercito Italiano. Tra il 1967 e il 1972, durante la Guerra Fredda, parte delle stesse gallerie sono state riconvertite per ospitare il bunker anti-atomico del Governo Italiano.
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