Casa Crespi a Milano venne costruita alla fine degli anni venti dall'ingegner Erminio Alberti per l'imprenditore Fausto Crespi, che qui abitò a partire dal 1931 con la moglie e i cinque figli, Pietro, Giorgio, Ermellina, Gianpaolo e Alberto, nati tra il 1918 e il 1923. La famiglia produceva arredi di metallo per uffici, ospedali e navi e la casa, sorta proprio nell'area del vecchio stabilimento, racconta la loro storia e la loro quotidianità, la vita di una borghesia schiva e colta, dedita al lavoro e allo studio, che preferiva il silenzio al clamore della mondanità.
Tra queste mura niente è cambiato in 80 anni di vita: restano intatti gli arredi, le suppellettili, i pavimenti. Le poche modifiche nascono dalle grandi passioni di Alberto Crespi, celebre giurista – tra i suoi clienti Enrico Cuccia e Carlo De Benedetti – ma anche grande musicista: “Ho demolito un bagno di servizio al primo piano per far posto a un organo”, racconta. L'imponente strumento di 1500 canne è stato costruito dalla ditta Mascioni e ancora oggi risuona con la musica di Bach tanto amata dall'avvocato. L'altra grande passione di Alberto Crespi è l'arte: in passato ha donato una straordinaria collezione di fondi oro al Museo diocesano di Milano; Casa Crespi custodisce sculture del Quattrocento lombardo, quadri del Seicento romano e moltissimi preziosi libri antichi.
La villa è stata donata al FAI.
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