Sant’Angelo è il più piccolo dei rioni di Roma e si trova sulla sponda sinistra del fiume Tevere, di fronte all’isola Tiberina. È storicamente noto per la presenza della sinagoga, ovvero il tempio Maggiore in stile assiro-babilonese, e del ghetto ebraico di Roma, istituito nel 1555, il più antico al mondo dopo quello di Venezia.
Il rione deve il suo nome alla Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria, anticamente denominata Sant'Agnolo Pescivendolo, che si trovava presso l’antico mercato ittico, sotto le colonne del monumentale portico d'Ottavia, nel cuore del rione.
La parte settentrionale del rione è residenziale e caratterizzata da vicoli stretti, mentre la parte meridionale preserva una forte presenza della comunità ebraica, che porta avanti numerose attività commerciali e di ristorazione legate alla cucina ebraica romanesca tradizionale.
Il rione racchiude altri noti luoghi di interesse: il teatro di Marcello (11 a.C.), il primo teatro cittadino dedicato alla poesia e alla musica; la crypta Balbi, una delle sedi del Museo nazionale Romano; e la fontana delle Tartarughe, che secondo la legenda il duca Mattei fece costruire in una sola notte per stupire il futuro suocero e avere in sposa sua figlia.
A Sant'Angelo sono presenti anche diverse istituzioni culturali, come l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, l'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, il Centro di Studi Americani e la sede centrale della Universitas Mercatorum.
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