Dopo un flashback che ci porta in un panificio nel 1943, la scena si sposta ai giorni nostri: Giovanna (Mezzogiorno) e Filippo (Nigro) stanno discutendo dopo aver fatto la spesa mentre attraversano ponte Sisto, lasciandosi alle spalle il ghetto di Roma, quando si imbattono in un anziano signore in difficoltà e decidono di portarlo nel loro appartamento in un palazzo di via Donna Olimpia, nel quartiere Monteverde. Piano piano si dipana dinanzi a Giovanna e al suo vicino Lorenzo (Raoul Bova), la storia di Davide (Massimo Girotti), e del suo amore, clandestino proprio come quello che sboccia tra i due giovani. Si conoscono in un locale al rione Testaccio, in piazza dell’Emporio, e partono alla ricerca del vecchio, che ritrovano, confuso, seduto ai piedi della vicina fontana delle Anfore.
È a questo punto che i due giovani decidono di indagare sul passato di Davide: il loro primo appuntamento è ai tavolini del Bartaruga, in piazza Mattei, dominata, la vediamo in un fotogramma alle spalle di Giovanna, dalla fontana delle Tartarughe. Il viaggio a ritroso di Giovanna e Lorenzo parte dal ghetto, da via Paganica, sede del negozio di stoffe in cui la sera precedente Davide era crollato sotto il peso dei ricordi; a pochi passi si trova piazza Paganica, dove in un flashback Davide ricorda una bambina che assiste alla deportazione della madre. Il viaggio conduce Giovanna a casa di Davide, in piazza in Piscinula, a Trastevere, dove scopre che l’uomo è stato un famoso pasticciere, e si conclude nell’antico rione Campitelli, che comprende il Parco di Monte Caprino, dove Giovanna e Lorenzo si scambiano un bacio. Nello stesso parco, all’ombra del Teatro di Marcello, una fontana celava i biglietti e le lettere d’amore che Davide e Simone si scambiavano 60 anni prima.
Dopo un flashback che ci porta in un panificio nel 1943, la scena si sposta ai giorni nostri: Giovanna (Mezzogiorno) e Filippo (Nigro) stanno discutendo dopo aver fatto la spesa mentre attraversano ponte Sisto, lasciandosi alle spalle il ghetto di Roma, quando si imbattono in un anziano signore in difficoltà e decidono di portarlo nel loro appartamento in un palazzo di via Donna Olimpia, nel quartiere Monteverde. Piano piano si dipana dinanzi a Giovanna e al suo vicino Lorenzo (Raoul Bova), la storia di Davide (Massimo Girotti), e del suo amore, clandestino proprio come quello che sboccia tra i due giovani. Si conoscono in un locale al rione Testaccio, in piazza dell’Emporio, e partono alla ricerca del vecchio, che ritrovano, confuso, seduto ai piedi della vicina fontana delle Anfore.
È a questo punto che i due giovani decidono di indagare sul passato di Davide: il loro primo appuntamento è ai tavolini del Bartaruga, in piazza Mattei, dominata, la vediamo in un fotogramma alle spalle di Giovanna, dalla fontana delle Tartarughe. Il viaggio a ritroso di Giovanna e Lorenzo parte dal ghetto, da via Paganica, sede del negozio di stoffe in cui la sera precedente Davide era crollato sotto il peso dei ricordi; a pochi passi si trova piazza Paganica, dove in un flashback Davide ricorda una bambina che assiste alla deportazione della madre. Il viaggio conduce Giovanna a casa di Davide, in piazza in Piscinula, a Trastevere, dove scopre che l’uomo è stato un famoso pasticciere, e si conclude nell’antico rione Campitelli, che comprende il Parco di Monte Caprino, dove Giovanna e Lorenzo si scambiano un bacio. Nello stesso parco, all’ombra del Teatro di Marcello, una fontana celava i biglietti e le lettere d’amore che Davide e Simone si scambiavano 60 anni prima.
David di Donatello 2003: Miglior film a Gianni Romoli, Tilde Corsi e Ferzan Özpetek – Miglior attrice protagonista a Giovanna Mezzogiorno – Miglior attore protagonista a Massimo Girotti – Migliore colonna sonora a Andrea Guerra – David scuola a Ferzan Özpetek / Nastro d'argento 2003: Miglior attrice protagonista a Giovanna Mezzogiorno – Miglior soggetto a Gianni Romoli e Ferzan Özpetek – Migliore canzone originale (Gocce di memoria) a Giorgia
Giovanna, insoddisfatta della propria vita e del proprio matrimonio, conosce e si innamora del vicino di casa Lorenzo. Il rapporto tra i due diventa più profondo quando iniziano ad indagare sull’identità di un vecchio che ha perso la memoria ed è ossessionato dal ricordo di alcuni episodi risalenti al 1943.