La città di Trieste sullo sfondo del racconto di formazione che intreccia memoria personale, riflessione identitaria e uno sguardo sul passato recente in cui si riconoscono i segni del cambiamento generazionale, Un anno di scuola, opera seconda di Laura Samani. Un film che affonda le sue radici nella memoria personale della regista, liberamente ispirato al libro omonimo di Giani Stuparich pubblicato per la prima volta nel 1929. Il libro è ambientato nel liceo Dante di Trieste, lo stesso istituto che Samani ha frequentato nei primi anni del 2000. “È proprio tra quei banchi che l’ho letto per la prima volta - racconta - quando avevo l’età dei protagonisti”.
Le riprese si sono svolte frail 30 settembre e il 9 novembre 2024, per un totale di circa sei settimane di lavorazione, durante le quali nei vari reparti sono stati coinvolti circa una ventina di maestranze regionali. La città di Trieste e i suoi dintorni sono esplorati quasi come una presenza che fa da contrappunto alle vite dei ragazzi adolescenti raccontati nel film. Location principale l’I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova – L. Galvani” nella sua sede di via delle Campanelle. Tra gli altri luoghi toccati dalle riprese: i Topolini del quartiere Barcola (terrazze semicircolari allineate lungo la riviera che affacciano sul mare) lo stabilimento balneare Ausonia, diverse vie del centro cittadino, la trattoria La Grotta a Roiano, l’osmiza Stoka di Contovello, l’IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo”, la Casa di Spedizioni Francesco Parisi, Basovizza e Muggia.
Prodotto da Nadia Trevisan e Alberto Fasulo per Nefertiti Film con Rai Cinema, e coprodotto da Thomas Lambert per Tomsa Films con ARTE Cinema France, racconta la storia di una diciassettenne svedese, Fred, che arriva in città per il suo ultimo anno di superiori. Unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l’attenzione di tutti, in particolare quella di tre amici: Antero, affascinante e riservato; Pasini, seduttore istrionico; Mitis, bonaccione sarcastico. L’arrivo di Fred mette a dura prova la loro amicizia. Mentre ognuno dei ragazzi la desidera segretamente per sé, Fred vuole essere ammessa nel gruppo, ma le viene chiesto continuamente di sacrificare qualcosa di sé per diventare una di loro.
La produzione ha avuto il supporto organizzativo e il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission-PromoTurismoFVG e il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, CNC, Île-de-France e Creative Europe Media.
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La città di Trieste sullo sfondo del racconto di formazione che intreccia memoria personale, riflessione identitaria e uno sguardo sul passato recente in cui si riconoscono i segni del cambiamento generazionale, Un anno di scuola, opera seconda di Laura Samani. Un film che affonda le sue radici nella memoria personale della regista, liberamente ispirato al libro omonimo di Giani Stuparich pubblicato per la prima volta nel 1929. Il libro è ambientato nel liceo Dante di Trieste, lo stesso istituto che Samani ha frequentato nei primi anni del 2000. “È proprio tra quei banchi che l’ho letto per la prima volta - racconta - quando avevo l’età dei protagonisti”.
Le riprese si sono svolte frail 30 settembre e il 9 novembre 2024, per un totale di circa sei settimane di lavorazione, durante le quali nei vari reparti sono stati coinvolti circa una ventina di maestranze regionali. La città di Trieste e i suoi dintorni sono esplorati quasi come una presenza che fa da contrappunto alle vite dei ragazzi adolescenti raccontati nel film. Location principale l’I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova – L. Galvani” nella sua sede di via delle Campanelle. Tra gli altri luoghi toccati dalle riprese: i Topolini del quartiere Barcola (terrazze semicircolari allineate lungo la riviera che affacciano sul mare) lo stabilimento balneare Ausonia, diverse vie del centro cittadino, la trattoria La Grotta a Roiano, l’osmiza Stoka di Contovello, l’IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo”, la Casa di Spedizioni Francesco Parisi, Basovizza e Muggia.
Prodotto da Nadia Trevisan e Alberto Fasulo per Nefertiti Film con Rai Cinema, e coprodotto da Thomas Lambert per Tomsa Films con ARTE Cinema France, racconta la storia di una diciassettenne svedese, Fred, che arriva in città per il suo ultimo anno di superiori. Unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l’attenzione di tutti, in particolare quella di tre amici: Antero, affascinante e riservato; Pasini, seduttore istrionico; Mitis, bonaccione sarcastico. L’arrivo di Fred mette a dura prova la loro amicizia. Mentre ognuno dei ragazzi la desidera segretamente per sé, Fred vuole essere ammessa nel gruppo, ma le viene chiesto continuamente di sacrificare qualcosa di sé per diventare una di loro.
La produzione ha avuto il supporto organizzativo e il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission-PromoTurismoFVG e il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, CNC, Île-de-France e Creative Europe Media.
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Nefertiti Film, Tomsa Films, Arte, Rai Cinema
Settembre 2007, Trieste. Fred, diciottenne svedese esuberante e coraggiosa, arriva in città per frequentare l’ultimo anno di un Istituto Tecnico. Si ritrova ad essere l'unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l'attenzione di tutti, in particolare quella di tre amici: Antero, affascinante e riservato; Pasini, seduttore istrionico; Mitis, bonaccione protettivo. I tre si appartengono da quando hanno memoria. L'arrivo di Fred sconvolge la loro omogeneità, mettendo a dura prova la loro amicizia. Mentre ognuno di loro la desidera segretamente per sé, Fred vuole essere ammessa nel gruppo, ma le viene chiesto continuamente di sacrificare qualcosa di sé per diventare una di loro.