Le riprese di Alla Festa della Rivoluzione di Arnaldo Catinari sono durate per circa 6 settimane, si sono svolte nel Friuli Venenzia Giulia e hanno coinvolto circa 20 maestranze regionali nei vari reparti, insieme ad oltre 700 presenze di figurazioni generiche.
In particolare i set hanno toccato le località di Udine (tra cui piazza Libertà, Palazzo D’Aronco, piazza XX Settembre e Palazzo Kechler, via Verdi e la loggia del Lionello, il Chiostro della Basilica della Beata Vergine delle Grazie e residenze storiche private come Villa Giacomelli a Pradamano e Villa Pace a Tapogliano), di Trieste (tra cui Palazzo Carciotti, l’hotel Double Tree by Hilton e i sotterranei di Palmanova) e di Gorizia (tra cui la sala degli Stati Provinciali del Castello).
Le riprese di Alla Festa della Rivoluzione di Arnaldo Catinari sono durate per circa 6 settimane, si sono svolte nel Friuli Venenzia Giulia e hanno coinvolto circa 20 maestranze regionali nei vari reparti, insieme ad oltre 700 presenze di figurazioni generiche.
In particolare i set hanno toccato le località di Udine (tra cui piazza Libertà, Palazzo D’Aronco, piazza XX Settembre e Palazzo Kechler, via Verdi e la loggia del Lionello, il Chiostro della Basilica della Beata Vergine delle Grazie e residenze storiche private come Villa Giacomelli a Pradamano e Villa Pace a Tapogliano), di Trieste (tra cui Palazzo Carciotti, l’hotel Double Tree by Hilton e i sotterranei di Palmanova) e di Gorizia (tra cui la sala degli Stati Provinciali del Castello).
1919. Nell’incandescente clima politico che precede il fascismo, Beatrice, una determinata spia al servizio della Russia, è a Fiume il giorno in cui il vate ed eroe di guerra Gabriele D’Annunzio dà il via alla sua rivoluzione visionaria. Ma proprio durante la festa d’insediamento si trova coinvolta in un attentato alla vita del Poeta-Guerriero. Scoprire quali sono i nemici della rivoluzione è di prioritaria importanza: per Beatrice che è lì per proteggere D’Annunzio, per Pietro, il capo dei servizi segreti italiani combattuto tra dovere e ideali, e per Giulio, un medico, disertore della Grande Guerra, vicino agli ambienti anarchici. Sullo sfondo di una rivoluzione che intende cambiare il mondo, le vite di Beatrice, Pietro e Giulio si intrecciano rivelando una realtà in cui intrighi politici, amori impossibili e vendette private collideranno finendo per modellare non solo il loro destino ma anche quello di Fiume, di D’Annunzio e dell’Italia, che all’alba degli anni 20 si trova ad un bivio cruciale tra dittatura e rivoluzione.