Prima di noi, la serie tv Rai in 10 episodi diretta da Daniele Luchetti e Valia Santella, è una saga famigliare, lirica e corale, che diventa racconto di formazione di una nazione intera. Tratta dall’omonimo romanzo di Giorgio Fontana, ripercorre quasi tutto il Novecento, dal 1917 al 1978, con diverse ambientazioni, dal Friuli rurale alla Torino delle fabbriche, passando attraverso le due guerre mondiali, il boom economico, l’urbanizzazione, gli anni di piombo e le contestazioni, fino all’avvento della globalizzazione.
Prima di Noi è una serie che mette insieme il nostro passato, la nostra cultura, la nostra identità, seguendo l’evoluzione della famiglia Sartori, nata dall'unione di Maurizio (Andrea Arcangeli), disertore dopo la ritirata a Caporetto, e Nadia Tassan (Linda Caridi), giovane contadina friulana che lo accoglie all'interno della sua famiglia di sole donne.
La serie dà voce all’inesplorato Nord Italia, affascinante, magico, ricco di contraddizioni, per ricostruire un secolo che contiene tutto: la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio e soprattutto l’amore.
Ambientata in larga parte nell’area montana del pordenonese, la storia ruota attorno alla figura della contadina friulana Nadia Tassan. Le riprese in regione hanno coinvolto Cimolais: la produzione ha optato per una struttura del Pian dei Sediei, in Val Cimoliana, scelta per la totale assenza di elementi moderni dal panorama. Protagonisti delle riprese anche il torrente Cimoliana, i boschi e i sentieri della valle, la vecchia strada del Cellina e cava Buscada in Val Zemola. Due giornate di riprese erano previste anche a Strassoldo, ma a causa del maltempo sono state spostate all’interno della vicina Villa Iachia a Ruda. Nelle oltre 5 settimane di permanenza sul territorio friulano, divise in due periodi di riprese (dal 18 settembre al 7 ottobre e dal 3 al 16 novembre) sono stati impiegati oltre 120 professionisti nella troupe. Le riprese sul territorio si sono svolte grazie al supporto di: Comuni di Cimolais e Cervignano del Friuli, Corpo Forestale regionale stazione di Claut, Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, Parco naturale delle Dolomiti Friulane, parrocchia di Cimolais, Pro loco di Cimolais e di Strassoldo.
Coinvolto dalle riprese anche il vicino Veneto, con riprese nel cuore di Feltre (Belluno) e a Serravalle, antico quartiere comune di Vittorio Veneto (Treviso) tra piazza Minucci, via Tommaseo, via Roma, via Piai e via dei Battuti.
Man mano che evolvono le vicende di tre generazioni di Sartori, grande famiglia di costruttori e distruttori, il racconto si sposta nella Torino delle fabbriche. Il capoluogo piemontese ha prestato alle esigenze sceniche le proprie ambientazioni più iconiche e qualcuna più nascosta: piazza Castello, la galleria Subalpina, galleria Umberto I, il quartiere La Crocetta, il parco del Valentino e la Chiesa di Santa Pelagia.
Prima di noi è l’affresco di un Paese e di un popolo in eterna lotta con l’eredità del passato che convive con la paura del futuro. i Sartori sono archetipi eterni che cercano il loro posto nel mondo e il riscatto dalla colpa di chi è venuto prima di loro. Un fardello che sembra aver lasciato in eredità solo rabbia e inquietudine, persino nei più generosi gesti d’amore.
È in fondo la storia di noi tutti, di chi è venuto prima e di chi ancora deve arrivare.
Prima di noi, la serie tv Rai in 10 episodi diretta da Daniele Luchetti e Valia Santella, è una saga famigliare, lirica e corale, che diventa racconto di formazione di una nazione intera. Tratta dall’omonimo romanzo di Giorgio Fontana, ripercorre quasi tutto il Novecento, dal 1917 al 1978, con diverse ambientazioni, dal Friuli rurale alla Torino delle fabbriche, passando attraverso le due guerre mondiali, il boom economico, l’urbanizzazione, gli anni di piombo e le contestazioni, fino all’avvento della globalizzazione.
Prima di Noi è una serie che mette insieme il nostro passato, la nostra cultura, la nostra identità, seguendo l’evoluzione della famiglia Sartori, nata dall'unione di Maurizio (Andrea Arcangeli), disertore dopo la ritirata a Caporetto, e Nadia Tassan (Linda Caridi), giovane contadina friulana che lo accoglie all'interno della sua famiglia di sole donne.
La serie dà voce all’inesplorato Nord Italia, affascinante, magico, ricco di contraddizioni, per ricostruire un secolo che contiene tutto: la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio e soprattutto l’amore.
Ambientata in larga parte nell’area montana del pordenonese, la storia ruota attorno alla figura della contadina friulana Nadia Tassan. Le riprese in regione hanno coinvolto Cimolais: la produzione ha optato per una struttura del Pian dei Sediei, in Val Cimoliana, scelta per la totale assenza di elementi moderni dal panorama. Protagonisti delle riprese anche il torrente Cimoliana, i boschi e i sentieri della valle, la vecchia strada del Cellina e cava Buscada in Val Zemola. Due giornate di riprese erano previste anche a Strassoldo, ma a causa del maltempo sono state spostate all’interno della vicina Villa Iachia a Ruda. Nelle oltre 5 settimane di permanenza sul territorio friulano, divise in due periodi di riprese (dal 18 settembre al 7 ottobre e dal 3 al 16 novembre) sono stati impiegati oltre 120 professionisti nella troupe. Le riprese sul territorio si sono svolte grazie al supporto di: Comuni di Cimolais e Cervignano del Friuli, Corpo Forestale regionale stazione di Claut, Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, Parco naturale delle Dolomiti Friulane, parrocchia di Cimolais, Pro loco di Cimolais e di Strassoldo.
Coinvolto dalle riprese anche il vicino Veneto, con riprese nel cuore di Feltre (Belluno) e a Serravalle, antico quartiere comune di Vittorio Veneto (Treviso) tra piazza Minucci, via Tommaseo, via Roma, via Piai e via dei Battuti.
Man mano che evolvono le vicende di tre generazioni di Sartori, grande famiglia di costruttori e distruttori, il racconto si sposta nella Torino delle fabbriche. Il capoluogo piemontese ha prestato alle esigenze sceniche le proprie ambientazioni più iconiche e qualcuna più nascosta: piazza Castello, la galleria Subalpina, galleria Umberto I, il quartiere La Crocetta, il parco del Valentino e la Chiesa di Santa Pelagia.
Prima di noi è l’affresco di un Paese e di un popolo in eterna lotta con l’eredità del passato che convive con la paura del futuro. i Sartori sono archetipi eterni che cercano il loro posto nel mondo e il riscatto dalla colpa di chi è venuto prima di loro. Un fardello che sembra aver lasciato in eredità solo rabbia e inquietudine, persino nei più generosi gesti d’amore.
È in fondo la storia di noi tutti, di chi è venuto prima e di chi ancora deve arrivare.
Wildside, Rai Fiction
Maurizio Sartori, in fuga dal fronte dopo la ritirata di Caporetto durante la prima guerra mondale, trova rifugio presso la famiglia Tassan. Una fuga che tiene segreta e che lo rende un disertore in ogni aspetto della vita. Trova il coraggio di raccontarla soltanto a Nadia, capostipite e radice indistruttibile del nucleo familiare al centro del racconto; forza femminile che tiene insieme la fermezza degli antenati e i tentativi d’evasione dei figli, anticipando gli eventi della Storia. Prima di Noi segue l’evoluzione della famiglia Sartori e dando voce all’inesplorato Nord Italia, affascinante, magico, ricco di contraddizioni, per ricostruire un secolo che contiene tutto: la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio e soprattutto l’amore.