Unico italiano in concorso alla Giornate degli Autori 2025 alla 82ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia La Gioia di Nicolangelo Gelormini, interpretato da Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, Francesco Colella. Il film, le cui riprese si sono svolte tra novembre e dicembre 2024 a Torino e Roma, è tratto dall'opera teatrale Se non sporca il mio pavimento scritta da Gioia Salvatori e Giuliano Scarpinato, che ne firma la sceneggiatura con Benedetta Mori in collaborazione con Chiara Tripaldi e Nicolangelo Gelormini. Il film è liberamente ispirato ad un tragico ed efferato episodio di cronaca, l'omicidio di Gloria Rosboch, insegnante di Castellammonte uccisa da un suo ex studente di 22 anni, Gabriele Defilippi.
La storia è ambientata tra Torino e la sua provincia, dove le riprese si sono svolte solo per un paio di settimane, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con il contributo del Bando Piemonte Film TV Fund. Tra gli ambienti di Torino, piazza IV Marzo, piazza Vittorio Veneto e la sua storica caffetteria sotto i portici, il caffè Elena.
Di particolare ispirazione per il regista, anche l’ex fabbrica FIAT del Lingotto: “Ci tenevo tantissimo, sin dall’inizio, a girare al Lingotto. Era un'autentica passione da architetto, è un luogo poco abitato dal cinema, e questo mi attirava molto”. L’edificio oggi ospita una Pinacoteca e, durante i sopralluoghi, Gelormini si è imbattuto nell’opera di Julius von Bismarck Le Espressioni di Teti, una boa sospesa nello spazio che fluttua al centro dell'iconica rampa elicoidale, ben visibile e con un ruolo fortemente simbolico nel finale del film: “Quella boa è diventata la Gioia. È una cosa del tutto personale, ma nel momento in cui ho visto quell'opera ho capito che il concetto del film aveva trovato la sua forma”.
Molte scene sono state girate a Fregene e a Roma facendo passare quelle ambientazioni per piemontesi. “I luoghi in cui abbiamo girato la gioia sono anch’essi una trasfigurazione della realtà. La Gioia non è solo un titolo evocativo, ma anche un modo per trasfigurare la realtà”, ha commentato il regista.
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La storia è ambientata tra Torino e la sua provincia, dove le riprese si sono svolte solo per un paio di settimane, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con il contributo del Bando Piemonte Film TV Fund. Tra gli ambienti di Torino, piazza IV Marzo, piazza Vittorio Veneto e la sua storica caffetteria sotto i portici, il caffè Elena.
Di particolare ispirazione per il regista, anche l’ex fabbrica FIAT del Lingotto: “Ci tenevo tantissimo, sin dall’inizio, a girare al Lingotto. Era un'autentica passione da architetto, è un luogo poco abitato dal cinema, e questo mi attirava molto”. L’edificio oggi ospita una Pinacoteca e, durante i sopralluoghi, Gelormini si è imbattuto nell’opera di Julius von Bismarck Le Espressioni di Teti, una boa sospesa nello spazio che fluttua al centro dell'iconica rampa elicoidale, ben visibile e con un ruolo fortemente simbolico nel finale del film: “Quella boa è diventata la Gioia. È una cosa del tutto personale, ma nel momento in cui ho visto quell'opera ho capito che il concetto del film aveva trovato la sua forma”.
Molte scene sono state girate a Fregene e a Roma facendo passare quelle ambientazioni per piemontesi. “I luoghi in cui abbiamo girato la gioia sono anch’essi una trasfigurazione della realtà. La Gioia non è solo un titolo evocativo, ma anche un modo per trasfigurare la realtà”, ha commentato il regista.
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Copyright: ph. Maria Vernetti
Saul Nanni, Valeria Golino - La gioia
Copyright: @Francesca Ardau
Jasmine Trinca - La gioia
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Valeria Golino - La gioia
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Valeria Golino, Nicolangelo Gelormini - La gioia
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Valeria Golino, Saul Nanni - La gioia
Gioia è un’insegnante di liceo che non ha mai conosciuto l’amore, se non quello opprimente dei genitori, con cui vive ancora. Tra gli studenti della sua scuola c’è Alessio, un ragazzo che usa il suo corpo come uno strumento per rimediare qualche centinaio di euro e aiutare sua madre, cassiera in un supermercato. Tra Alessio e Gioia nasce un legame proibito, fragile e inspiegabilmente necessario per entrambi. Ma il desiderio di un riscatto sociale e umano per Alessio è un veleno silenzioso che gli impedisce di farsi conquistare definitivamente dalla dolcezza disarmante di Gioia. Così, distrugge tutto e cancella l’unica persona che lo abbia mai amato.
Desideri essere cancellato? Scrivi a: info@italyformovies.it
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