In swahili, lingua diffusa in alcune regioni dell’Africa, il termine "muti" significa "medicina" ma indica anche una forma di sacrificio umano in cui alcune tribù, prima dell'uccisione, rimuovono alcune parti del corpo dalla vittima ancora in vita, allo scopo di provocare urla di dolore che possano evocare le divinità. Un serial killer africano commette questi rituali su commissione agendo tra Stati Uniti ed Europa. A dargli la caccia il detective Boyd (Cole Hauser) che si fa aiutare da un ispettore di Roma (Giuseppe Zeno) e da un antropologo di origine africana che nasconde un inconfessabile segreto (Morgan Freeman).
La panoramica sul Colosseo, simbolo di Roma, introduce le scene girate nella Città Eterna, per poi proseguire nel centro storico, riconoscibile dalla tipica pavimentazione a sampietrini. Il centro cittadino è protagonista di un affannoso inseguimento in notturna tra piazza di Spagna e Trinità dei Monti, passando per la passerella pedonale di via degli Annibaldi (sullo sfondo nuovamente la mole inconfondibile dell’Anfiteatro Flavio) per poi raggiungere il lungotevere all’altezza di ponte Sant’Angelo in direzione di Castel Sant’Angelo: proprio sul ponte avviene una colluttazione tra Randoku (Vernon Davis) e l’ispettore Mario Lavazzi (Giuseppe Zeno).
Il film è stato girato anche negli Stati Uniti, in particolare nello stato del Missisipi.
In swahili, lingua diffusa in alcune regioni dell’Africa, il termine "muti" significa "medicina" ma indica anche una forma di sacrificio umano in cui alcune tribù, prima dell'uccisione, rimuovono alcune parti del corpo dalla vittima ancora in vita, allo scopo di provocare urla di dolore che possano evocare le divinità. Un serial killer africano commette questi rituali su commissione agendo tra Stati Uniti ed Europa. A dargli la caccia il detective Boyd (Cole Hauser) che si fa aiutare da un ispettore di Roma (Giuseppe Zeno) e da un antropologo di origine africana che nasconde un inconfessabile segreto (Morgan Freeman).
La panoramica sul Colosseo, simbolo di Roma, introduce le scene girate nella Città Eterna, per poi proseguire nel centro storico, riconoscibile dalla tipica pavimentazione a sampietrini. Il centro cittadino è protagonista di un affannoso inseguimento in notturna tra piazza di Spagna e Trinità dei Monti, passando per la passerella pedonale di via degli Annibaldi (sullo sfondo nuovamente la mole inconfondibile dell’Anfiteatro Flavio) per poi raggiungere il lungotevere all’altezza di ponte Sant’Angelo in direzione di Castel Sant’Angelo: proprio sul ponte avviene una colluttazione tra Randoku (Vernon Davis) e l’ispettore Mario Lavazzi (Giuseppe Zeno).
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Incapace di processare il lutto per la morte della figlia, il detective Lukas Boyd, a pochi giorni dalla pensione, si lancia nella drammatica caccia ad un serial killer misterioso che uccide secondo un brutale rituale tribale: il Muti. Un viaggio che lo porterà anche a Roma, dove cercherà l’aiuto dell’ispettore Lavazzi. L’unico che però può aiutare Lukas è il professor Mackles, antropologo di origine africana che nasconde un inconfessabile segreto.
Desideri essere cancellato? Scrivi a: info@italyformovies.it
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