È una Roma in decadenza quella che accogliere Amelia Bonetti al suo arrivo, dove a farla da padrona sono degrado e donne seminude che ammiccano da cartelloni pubblicitari. Se gli interni, in particolare lo spettacolo che va in onda nella seconda parte del film, sono ricostruiti negli Studios di Cinecittà, gli esterni sono girati nella periferia sud ovest della capitale, in viale Castello della Magliana, dove si trovano sia l’albergo in cui vengono accolti gli ospiti del programma sia il palazzo sede degli studi del Centro Spaziale Televisivo, il cosiddetto edificio Esso, una struttura a ventaglio progettata nel 1977 dall’architetto spagnolo Julio Lafuente e l’ingegnere Gaetano Rebecchini in un’area vicina all’argine del Tevere.
È una Roma in decadenza quella che accogliere Amelia Bonetti al suo arrivo, dove a farla da padrona sono degrado e donne seminude che ammiccano da cartelloni pubblicitari. Se gli interni, in particolare lo spettacolo che va in onda nella seconda parte del film, sono ricostruiti negli Studios di Cinecittà, gli esterni sono girati nella periferia sud ovest della capitale, in viale Castello della Magliana, dove si trovano sia l’albergo in cui vengono accolti gli ospiti del programma sia il palazzo sede degli studi del Centro Spaziale Televisivo, il cosiddetto edificio Esso, una struttura a ventaglio progettata nel 1977 dall’architetto spagnolo Julio Lafuente e l’ingegnere Gaetano Rebecchini in un’area vicina all’argine del Tevere.
PEA, Rai, Les Films Ariane, Revcom Film, F3, Stella Film, Anthea
Amelia Bonetti e Pippo Botticella, in arte Ginger e Fred, un tempo ballerini di tip-tap, vengono invitati a partecipare ad una trasmissione televisiva per ripetere il numero che li aveva resi famosi 30 anni prima.